ROSSANO La polemica sulla gara per il Servizio di Comunicazione dell’Ente nasce proprio dalla mancanza di coraggio del Sindaco Mascaro. La legge 150 del 2000 sulle attività di informazione e di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni prevede la possibilità di procedere mediante affidamento diretto ad una sola ditta o ad una sola persona fisica, per i servizi di importo inferiore a 40mila euro. Proceda, allora, all’affidamento diretto di un servizio che è nelle sue prerogative e non eviti gli “ostacoli” della trasparenza e della meritocrazia, raggirandoli con un bando cucito su misura e di cui si è data informazione solo per iniziativa di qualche testata giornalistica.
Il Sindaco avrebbe fatto più bella figura – scandisce Antoniotti – visto che è nelle sue prerogative, ad affidare il servizio alla stessa agenzia alla quale fin dall’inizio del mandato è stato già affidato. Perché pubblicare un bando su misura di questa stessa agenzia? Senza avere avuto tra l’altro, nella formattazione del bando, nemmeno l’accortezza di cambiare il font utilizzato nella redazione dei propri comunicati stampa! Credo – ribadisce Antoniotti – che il Sindaco Mascaro avrebbe fatto bene, considerata la spesa sottosoglia, a procedere ad un affidamento diretto del servizio di Ufficio stampa, in base alla legge 150/2000 sulla comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni. Senza passare dalla “santificazione meritocratica” di una gara disegnata a tavolino e per la quale chiediamo ufficialmente l’intervento del Sindacato e dell’Ordine dei Giornalisti.
Infine, non posso non entrare nel merito dell’avviso pubblico – conclude il Capogruppo di RpdT – dal momento che lo stesso Primo Cittadino mi ha chiamato in causa, nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri pomeriggio (domenica 11 dicembre), in riferimento al bando emesso nel 2012. Preciso che ci sono alcune sostanziali differenze di contenuto e di contestualizzazione dello stesso avviso. Una su tutte, il fatto che all’epoca il bando fu concepito per la durata di un anno, essendo in atto la riorganizzazione e revisione della pianta organica dell’Ente, tanto è che includeva la richiesta di 3 unità operative all’interno dell’Ente, come supporto nella segreteria del Sindaco. Che in realtà, la società aggiudicataria non riuscì mai a garantire. Così come non riuscì a soddisfare molti degli obiettivi compresi nel bando. Pertanto, in maniera coerente e consapevole, così come previsto dalla normativa, scelsi di procedere con l’affidamento diretto dell’Ufficio di Comunicazione Istituzionale riuscendo a garantire – conclude Antoniotti – il servizio al meglio, abbattendo i costi annuali per l’Ente, di circa il 50%.
(fonte: comunicato stampa)