Un altro vile gesto contro la famiglia dell’assessore ai lavori pubblici

Un nuovo e grave atto intimidatorio colpisce la famiglia dell’assessore Serafino Greco, delegato ai lavori pubblici, cinquantenne, sposato e padre di due figlie. Lunedì 2 dicembre, nella proprietà del padre, situata in località Santa Brigida a Longobucco, è stato rinvenuto un suino agonizzante, presumibilmente ferito alla testa con un’arma da fuoco. L’episodio, prontamente segnalato ai Carabinieri, ha fatto scattare le indagini per individuare i responsabili.
Un secondo episodio preoccupante
Non è la prima volta che la famiglia Greco viene colpita da atti intimidatori. Lo scorso agosto, infatti, il padre dell’assessore aveva subito il taglio del proprio vigneto, un gesto anch’esso dal chiaro intento intimidatorio. La nuova aggressione, ancora più grave, desta profonda preoccupazione sia per la famiglia colpita sia per l’intera comunità di Longobucco, dove il padre dell’assessore risiede. Serafino Greco, invece, abita a Mendicino, ma viaggia frequentemente per il suo ruolo istituzionale.
La ferma condanna del sindaco Pirillo
È stato il sindaco di Longobucco, Giovanni Pirillo, a esprimere a nome proprio e dell’Amministrazione Comunale la solidarietà e vicinanza alla famiglia Greco. «Condanniamo fermamente gesti come questi, che minano la serenità della nostra comunità», ha dichiarato il primo cittadino. Pirillo ha poi auspicato che le autorità competenti facciano piena luce sull’accaduto, non solo su questo episodio ma anche sul precedente, per individuare e perseguire i responsabili.
Un invito a non fermarsi
Il sindaco ha inoltre incoraggiato l’assessore Greco a proseguire nel suo impegno politico. «L’invito è a continuare con dedizione e trasparenza nel percorso intrapreso, a beneficio del nostro territorio e della comunità, composta da persone per bene che respingono con forza ogni comportamento prepotente e aggressivo», ha concluso Pirillo.
Legalità e comunità unite contro la prepotenza
La comunità di Longobucco si trova ora a fare i conti con una nuova sfida alla legalità. Gesti intimidatori come quelli subiti dalla famiglia Greco rappresentano un attacco non solo a una singola persona, ma al senso di sicurezza e giustizia che ogni cittadino ha diritto di vivere. La speranza è che, grazie alle indagini in corso, si possano individuare presto i responsabili e restituire serenità a una famiglia che, con coraggio e determinazione, continua a lavorare per il bene comune.

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