Ci sono storie che, purtroppo, si intrecciano con la realtà di molte famiglie nel Cirotano, come quella di Franco Carluccio di Cirò Marina, il quale affronta da più di sei anni una difficile situazione familiare. Sua madre, vittima di una patologia degenerativa, si trova costretta a una vita allettata, incapace di deambulare.
L’esigenza manifestata da Franco Carluccio è purtroppo solo una delle tante voci che emergono dalle famiglie del Cirotano, costrette a gestire in solitudine l’assistenza a un familiare anziano non autosufficiente e affetto da malattie degenerative croniche. La richiesta di aiuto è assordante, e la soluzione sembra chiara: il territorio ha bisogno di una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) accreditata dalla Regione Calabria.
Il carico assistenziale delle famiglie: una sfida immane
Le famiglie si trovano spesso a gestire un carico assistenziale impegnativo, che si traduce in attività domestiche, gestione del percorso sanitario, somministrazione di farmaci e soddisfacimento dei bisogni primari dell’anziano. Un peso che non solo influisce sulla vita quotidiana, ma che si riflette anche a livello emotivo, trasformando i familiari in veri e propri caregiver. Chi assiste perde il proprio ruolo di figlio, nipote o compagno, trasformandosi in un ‘badante’ che presenzia al declino del proprio caro. Spesso privi degli strumenti professionali necessari, si trovano schiacciati dalle responsabilità e dal dolore di assistere a una progressiva perdita di autonomia del loro caro. La situazione peggiora quando il caregiver diretto non può svolgere il proprio ruolo a tempo pieno, sia per motivi di lavoro che di distanza. In tal caso, ci si affida a badanti esterne, aumentando ulteriormente il carico organizzativo. La gestione degli assistenti domiciliari, la definizione dei turni e la copertura delle assenze si trasformano in un arduo impegno.
Una RSA locale per il Cirotano
La necessità di un supporto concreto e immediato nel territorio del Cirotano è evidente. Una Residenza Sanitaria Assistenziale locale rappresenterebbe la risposta ideale. Accreditata presso il sistema sanitario regionale, questa struttura fornirebbe assistenza extra ospedaliera, servizi riabilitativi e cure specifiche per le malattie degenerative croniche. È questo l’appello che Franco Carluccio rivolge alla politica locale e regionale, chiamate a rispondere a questa crescente richiesta. Gli ospedali pubblici locali, spesso sovraccarichi, non riescono a garantire misure sufficienti per un’adeguata ospitalità della popolazione anziana bisognosa di cure. L’accreditamento di una RSA locale è una soluzione concreta, indispensabile per migliorare la qualità di vita degli anziani e alleggerire il carico sulle famiglie.