Il Museo della Liquirizia Amarelli di Corigliano Rossano è molto più di un semplice museo. È una straordinaria fusione tra storia industriale e cultura, un simbolo dell’ingegno imprenditoriale e del patrimonio culturale della Calabria
. Inaugurato nel luglio del 2001 continua a brillare come un faro di ispirazione. In un’epoca in cui i musei d’impresa erano ancora rari in Italia, contandosi forse meno di una manciata in tutto il paese, il Museo della Liquirizia Amarelli ha fatto la sua comparsa. Oggi, invece, il panorama italiano vanta oltre 100 musei d’impresa, ma questo museo è stato uno dei pionieri di questa innovativa forma di narrazione delle storie imprenditoriali. Nel corso degli ultimi due decenni, il museo ha aperto le sue porte a circa 60.000 visitatori, regalando loro l’opportunità unica di esplorare gli impianti produttivi e tuffarsi nella straordinaria storia di questo marchio iconico. Oltre a essere un luogo di scoperta, il museo si è rivelato un potente strumento di marketing, permettendo a cittadini italiani e stranieri di immergersi completamente nel mondo del prodotto e del brand Amarelli. Il Museo della Liquirizia Amarelli funge da custode di una storia industriale calabrese che risale addirittura al Settecento, quando i primi conci di liquirizia iniziarono a plasmare il destino di questa regione. Con una narrazione coinvolgente, il museo racconta la storia di ben ottanta aziende di liquirizia, formando un distretto industriale di notevole importanza.
Pina Amarelli: «Fiducia nelle idee e nei progetti»
Pina Amarelli, la presidente del Museo della Liquirizia, è una vera sostenitrice della Calabria e del suo patrimonio culturale. Ha sottolineato che la Calabria ha lottato a lungo per ottenere il riconoscimento che merita, ma ora, grazie a eventi culturali di rilievo e a prestigiosi premi, sta emergendo come una regione che ha molto da offrire. La bellezza naturale, le risorse economiche e, soprattutto, le persone, sono tesori che la Calabria desidera condividere con il mondo. Pina Amarelli crede fermamente che questa regione possa ambire a primeggiare nella “Serie A” della cultura e vincere “lo scudetto” della valorizzazione del territorio. La chiave per il successo, secondo lei, sta nell’incoraggiare la fiducia nei progetti e nelle idee locali e nell’abilità di comunicare in modo efficace. La comunicazione di qualità è un elemento essenziale per promuovere qualsiasi cosa sul mercato. Uno degli argomenti che appassiona particolarmente Pina Amarelli è la relazione tra cultura e sostenibilità economica. A differenza dell’antico detto che “con la cultura non si mangia”, Pina Amarelli e altri hanno dimostrato che la cultura può essere una risorsa fondamentale per una regione. La Calabria ne è un esempio concreto, mostrando come la cultura possa contribuire in modo significativo allo sviluppo economico e alla crescita. Il Museo Amarelli è una testimonianza tangibile di ciò, collocandosi al fianco di istituzioni culturali di fama mondiale come il Metropolitan Museum di New York, il British Museum e il Louvre. Questo dimostra chiaramente l’importanza della cultura e la capacità di una regione di emergere a livello globale.
Ben 60mila visitatori di varia estrazione
Fortunato Amarelli, amministratore dell’azienda produttrice di liquirizia Amarelli, condivide con entusiasmo il percorso straordinario del Museo della Liquirizia Amarelli. Con oltre 60.000 visitatori, egli sottolinea con orgoglio che è possibile “vivere di cultura”. Il museo impiega stabilmente sette persone, e durante i periodi di maggiore affluenza, fino a 14 impiegati. Il successo si basa su un approccio che considera la cultura come un’impresa a tutti gli effetti, valorizzandola e applicando tecniche di marketing e coinvolgimento dei visitatori simili a quelle dei grandi parchi di divertimento. Inoltre, l’idea di collaborare e formare reti con altri musei della zona, come il Museo Archeologico di Sibari, si è dimostrata vincente, contribuendo a promuovere l’intera regione. Nonostante le sfide economiche che il mondo imprenditoriale deve affrontare, Fortunato Amarelli è convinto che gli imprenditori non debbano farsi spaventare dai cicli economici alti e bassi. Al contrario, devono adattarsi alle mutevoli condizioni di mercato, ascoltando attentamente le esigenze del sistema e le tendenze di settore. La pubblica amministrazione e il sistema di governo dovrebbero svolgere un ruolo più attivo nel fornire un ambiente stabile e informativo per le imprese, poiché una buona amministrazione pubblica è fondamentale per il benessere di imprese e cittadini. Gli incentivi, sebbene generosi, possono talvolta essere difficili da ottenere, ma sono un importante stimolo per le imprese e devono essere resi più accessibili. Inoltre, le infrastrutture giocano un ruolo cruciale nel contesto della Calabria, essendo vitali per lo sviluppo economico. Collegamenti efficienti tramite autostrade, aeroporti e strade sono essenziali per favorire lo sviluppo turistico e industriale.