prefettizia dell’ASP di Catanzaro l’incontro ufficiale sulla vertenza S. Anna, in qualità di
Associazione Sindacale USB, portatrice di interessi collettivi, riunione avvenuta oggi alle ore 13.
Alla commissione prefettizia presieduta dalla dottoressa Latella, abbiamo chiesto in modo diretto e
inequivocabile quali determinazioni vuole assumere sulla contrattualizzazione 2021 alla luce dei
requisiti certificati del S.Anna Hospital:
la vertenza S.Anna viene gestita dalla commissione dell’ASP con la richiesta alle strutture
pubbliche della regione Calabria, la disponibilità di attribuirsi gli attuali posti accreditati al S.Anna
di cardiochirurgia, terapia intensiva, ecc… una manifestazione di interessi, come se il pubblico – con
tutto il rispetto per la triade commissariale – gli garantisse l’assoluta correttezza.
Forse i commissari dimenticano quanti amministratori pubblici sono risultati collusi e sono stati
arrestati, quanti miliardi sulla pelle dei cittadini si sono intascati!
Per chi non lo sapesse il malaffare ad oggi esiste sia nel settore pubblico che in quello privato,
quindi non è sinonimo di correttezza solo da una parte.
La risultanza dei posti che le strutture pubbliche NON hanno, potuto accreditarsi, ricordiamo
sempre a pagamento come il privato, saranno oggetto di discussione tra 15 giorni con le 5 cliniche
gravitanti sulla ASP di Catanzaro.
Le nostre considerazioni sono e rimangono sempre le stesse, cioè che il gioco politico è
quello ormai deciso di CHIUDERE il s. Anna hospital, – ma NON ci diamo per vinti!!! – poiché era
troppo ingombrante nel panorama cardiochirurgico della regione, per trasferire in altre località i
posti che la città di Catanzaro capoluogo della regione aveva in questo ramo della medicina.
A ciò va aggiunto che nel DCA documento commissariale regionale, i soldi accreditati per il
2021 all’ASP di Catanzaro non sono variati, ma sono aumentate le cliniche da accreditare, quindi
casomai dovessero restare posti da contrattualizzare al S.Anna raccoglieremo le briciole rimaste
della cardiochirurgia, e successivamente l’elemosina dei fondi a disposizione.
Aggiungiamo che attualmente i tanto decantati LEA livelli essenziali di assistenza a
Catanzaro NON sono assicurati. Attenderemo le comodità della triade commissariale, nelle more
la gente emigra, i professionisti continuano a scappare e non hanno nessuna intenzione di venire a
lavorare in una struttura con due o tre posti di cardiochirurgia se ci saranno.
In tutti ciò la CITTA’ muore. Di questo dobbiamo ringraziare la politica che ha nominato i
vari predoni della sanità che hanno portato al commissariamento, la triade molto rigida sulle
determinazioni, convinta ancora una volta che gli amministratori pubblici sono meglio di altri, e
soprattutto la politica che si è svegliata o meglio fa finta di essersi svegliata quando ormai il
funerale di Catanzaro è stato già compiuto.
In questi giorni ci organizzeremo su come procedere, nel frattempo si stanno susseguendo
incontri con la deputazione Calabrese quasi tutta nella maggioranza del governo, per un intervento
del Ministro della salute, unico che può darci una risposta immediata, positiva o negativa che sia.
Non permetteremo lo spopolamento della città!
comunicato stampa