Nella giornata di lunedì 14 Marzo 2022 si è tenuta un’assemblea con i tirocinanti della Calabria presso la sala della Provincia di Catanzaro.
L’assemblea, molto partecipata, ha posto la problematica centrale della Pubblica Amministrazione calabrese e la sua incapacità, ad oggi, di poter fornire i servizi e le risposte alla cittadinanza calabrese. Incapacità a partire dalla mancanza di progetti da intraprendere passando per l’utilizzo delle risorse del PNRR e i fondi della comunità europea. Abbiamo messo in rilievo come la P.A. sia stata distrutta dalle mancate assunzioni dopo anni e anni di blocco, oggi in Calabria si contano oltre 8.000 lavoratori in meno nella pubblica amministrazione calabrese, dati non certo della USB ma dalle fonti governative. Così come anche negli enti locali nelle ASP, nelle provincie e negli stessi uffici della regione si contano appena 17.000 dipendenti in meno dei dati di dieci anni fa!
Tutti strumenti che, se attivati, permetterebbero la costruzione di risposte occupazionali per i Tirocinanti calabresi.
Visto che le varie interlocuzioni con ANCI regionale, la Presidenza della Regione, e lo stesso Ministero della Funzione Pubblica, non hanno fatto registrare, al momento, passi in avanti, nonostante tutta la politica, a parole, si dice solidale con questi lavoratori, i tirocinanti quotidianamente devono subire la precarietà di un’indennità che oramai arriva ogni tre mesi e un tirocinio che altro non è che la sostituzione del personale dipendente mancante nella pubblica amministrazione.
Durante la riunione una delegazione è stata ricevuta dalla Prefettura di Catanzaro a seguito di una serie di richieste incontro fatte nelle ultime settimane. Al prefetto abbiamo rappresentato la drammatica situazione prima descritta, chiedendo l’attivazione di un tavolo tecnico con gli attori responsabili di questo melodramma tutto calabrese.
La Prefettura ha preso impegni di “sollecitare” le varie istituzioni per aprire un tavolo immediato sul lavoro precario dei tirocinanti, prendendo l’impegno di dare comunicazione nei prossimi giorni.
Come Unione Sindacale di Base riteniamo questo immobilismo un atteggiamento irresponsabile verso i tirocinanti nonostante la stessa prefettura ne ha riconosciuto il lavoro importante nei vari enti.
L’assemblea, al rientro della delegazione, dopo una lunga discussione ha delineato il percorso da mettere in campo, affinché questa situazione ritorni al centro dell’agenda politica regionale e nazionale. Il tempo delle parole è finito, ora è il momento che il governo centrale e regionale decidano da che parte stare, noi non attenderemo altro tempo, non perderemo tempo in tavoli inutili, e ribadiamo fin da ora di essere pronti ad azioni anche eclatanti che spingano verso una soluzione dignitosa e non verso l’ennesimo tirocinio. Siamo convinti che in questo momento storico, costruire una risposta dignitosa per i tirocinanti, significa costruire un percorso di dignità e tutela per l’intero territorio calabrese. USB TIROCINANTI CALABRIA
comunicato stampa