L’Italia, si sta preparando alla vaccinazione di massa. Unica risposta per arginare i rischi sulle mutazioni del virus. Il governo Draghi mette al centro della sua azione la campagna di vaccinazione di massa. L’ex governatore della Banca centrale europea, infatti, ha compreso benissimo che nessuna ripresa sarà possibile se, al più presto, il nostro paese non raggiungerà il numero necessario di vaccinazioni per arrivare a quella immunità di gregge che serve a mettere in sicurezza i cittadini italiani. Non a caso, al Senato, nel suo discorso di insediamento, Draghi, ha parlato di “vaccinazione massiva”.
Il problema per il Paese, a questo punto, è semplicemente quello di superare l’impasse derivante dalla mancanza dei vaccini, una situazione che potrebbe essere risolta già a partire dalla prossima settimana. In considerazione di ciò, le Regioni premono per avere le dosi necessarie per avviare questa campagna di massa, al punto che, alcune, sarebbero pronte finanche a contrattare autonomamente la fornitura con le case farmaceutiche. E, d’altronde, siamo in ritardo spaventoso, secondo una proiezione non formale pubblicata dal sito “Gedi- Visual”, infatti, sulla base dei dati forniti dalle istituzioni, se il ritmo delle vaccinazioni dovesse seguire questo trend, considerato che in Italia si è iniziato a somministrare il primo vaccino il 27 dicembre 2020, a oggi, giovedì 18 febbraio 2021, sono state somministrate 3.235.140 dosi, ma ne mancano 80.262.943 per vaccinare il 70% della popolazione con 2 dosi a testa.
fonte LaCnews24