ROSSANO La vertenza sulla gestione del verde pubblico si trasforma in scontro politico. Da una parte il sindaco Stefano Mascaro e la sua giunta, dall’altra le minoranze. La tensione cresce a dismisura. Non a caso nei giorni scorsi è stato aggredito l’assessore alle politiche ambientali Giovanni De Simone, verso il quale è scattata la solidarietà di molti. Ma la questione del verde pubblico è materia che fa discutere.
Questa volta interviene il capogruppo del movimento RossanoPulita Flavio Stasi secondo il quale «ancora una volta questa Amministrazione è stata in grado di trasformare una pratica scontata come quella del servizio Verde Pubblico in un vero e proprio disastro con conseguenze evidenti per il decoro urbano della città, l’immagine e persino l’igiene, oltre ad importanti conseguenze sociali. Due gare andate deserte esattamente come previsto (forse come voluto?), 12 nuovi disoccupati e la città sommersa dall’incuria: nonostante questo sia il quadro, ancora si tergiversa, si paventano soluzioni fantasiose o parziali, si gioca su situazioni sociali delicate ed a scapito dell’intera comunità.
Nel frattempo- continua Stasi- il modo con il quale si sta gestendo il (dis)servizio sfugge a qualsiasi prassi amministrativa, qualsiasi normativa sulla trasparenza oltre che a qualsiasi logica. Ormai sono passati dei mesi, mesi nei quali l’argomento è stato più volte affrontato non solo sui media, ma anche nelle commissioni consiliari competenti ed in ogni occasione di discussione formale ed informale, ora basta. Basta soluzioni tampone: si provveda a realizzare una gara seria e trasparente che permetta ad ogni cittadino di svolgere il ruolo sociale di controllo della Pubblica Amministrazione, che faccia tornare la città vivibile e che garantisca i posti di lavoro, quindi che tenga conto dei costi reali del servizio senza altri giochetti alle spalle della comunità. A Rossano non servono altri disoccupati e non servono ulteriori episodi di degrado soprattutto nella stagione turistica. Riteniamo accettabili solo soluzioni transitorie utili a far trascorrere i tempi tecnici necessari per la realizzazione della gara. Inutile dire che in passato i servizi pubblici in concessione sono stati spesso trasformati in bacini di voti per la classe dirigente, con sostituzioni o integrazioni politiche senza alcun riguardo né per le finanze pubbliche né per il servizio stesso. Non permetteremo che ciò avvenga nuovamente. Offriamo la massima disponibilità ad individuare insieme le modalità con cui eventualmente migliorare il servizio, senza però mettere in discussione trasparenza e posti di lavoro, trasparenza e posti di lavoro. Al momento non sono garantiti né l’uno né l’altro.Invitiamo inoltre chi di dovere a disporre immediatamente i lavori per la messa in sicurezza dei boschi e la prevenzione degli incendi nelle località montane, in quanto è ormai di notorietà nazionale il saccheggio barbaro dei nostri boschi: vista la stagione calda alle porte, non vorremmo trovarci a dover commentare un ulteriore disastro a scapito del patrimonio boschivo della nostra comunità». Il sindaco Mascaro è già intervenuto sulla vicenda del verde pubblico e del degrado ambientale chiarendo nei giorni scorsi la posizione dell’amministrazione comunale. A quel che trapela risulta al momento improbabile l’ipotesi dell’indizione di un bando verso cui chi governa nutre riserve. Tuttavia, considerate le reazioni, non è da escludere che l’amministrazione comunale possa ravvedersi in breve tempo al fine di rasserenare gli animi.