Apprendiamo che la Presidente del Consiglio Comunale ha convocato la civica assise per martedì 18 per parlare di variazioni di bilancio. Apprendiamo altresì in maniera molto curiosa che in camera caritatis è stata inserita nei punti all’ordine del giorno la discussione sulla situazione politica dell’esecutivo e della maggioranza come richiesto da un quinto della minoranza. Se non ci fosse stata questa richiesta, dunque, la maggioranza avrebbe tranquillamente ignorato la pubblica discussione sulle beghe interne come se queste non influissero sull’azione amministrativa da cui dipende la nostra città. Come se pochi giorni fa non si fosse dimesso, ciliegina sulla torta e specchio della disorganizzazione e della litigiosità di questa improbabile coalizione, il capogruppo in Consiglio del partito di maggioranza. E’ stato sventato dunque un goffo tentativo da parte dell’amministrazione di evitare il confronto pubblico e l’analisi dei limiti evidentissimi che accompagnano l’azione amministrativa dell’esecutivo Mascaro. Volevano evidentemente spostare la polvere sotto al tappeto ma c’è tanta di quella polvere che il tappeto non basta più. Rossano pare condannata all’immobilismo indotto da forze politiche che non riescono ad accordarsi sulle poltrone e tengono letteralmente in ostaggio un intero territorio. E intanto non si muove nulla, l’azione amministrativa latita e la città diventa meno competitiva ogni giorno che passa. Non sappiamo a che punto siano le trattative sulla spartizione, e non ci interessano. Quello che ci fa rabbia è il blocco allo sviluppo causato da questi signori che dovrebbero essere stati eletti per amministrare ma francamente non sembrano all’altezza del compito mentre ai cittadini tocca sopportare il peso di tutto questo.
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