Dopo quell’episodio la spirale di violenza nei confronti della donna non si esaurisce, tanto che l’uomo inizia a tormentarla giornalmente, dapprima con messaggi, chat e telefonate, quindi con intimidazioni e minacce, anche fisiche, che hanno il loro apice nel mese di Aprile del corrente anno, quando l’uomo, dapprima fa appiccare il fuoco al portone di una stretta amica della vittima, quindi, arriva a deflagrare quattro colpi di arma da fuoco nelle vicinanze dell’abitazione della donna, i cui bossoli venivano trovati il giorno successivo in strada.
Le indagini dei Carabinieri della Tenenza di Cassano allo Ionio acclaravano come vi fosse stato nel giro di pochi mesi un graduale aggravamento della condotta tenuta dall’odierno arrestato, che raggiungeva il culmine nei due episodi dell’incendio del portone e dei quattro colpi sparati e chedenotavano un pericoloso atteggiamento dell’uomo, ossessionato dalla donna e disposto a qualsiasi cosa pur di non perderla. Il comportamento dell’arrestato, ha sottolineato il G.I.P., mostra una personalità irascibile ed incline alla violenza, indirizzata non solo nei confronti della persona offesa, ma anche nei confronti di chiunque si frapponga fra lui e la stessa, con una concreta possibilità di poter arrivare al compimento di episodi di violenza fisica ancor più gravi di quelli già portati a termine.
Gli stessi Carabinieri durante una perquisizione presso l’abitazione dell’uomo, nei giorni scorsi, hanno proceduto al sequestro penale di tutte le armi legittimamente detenute e le munizioni trovate in casa, per omessa custodia e omessa denuncia di munizioni, nonché al fine di evitare che le stesse potessero essere utilizzate per compiere ulteriori atti di violenza.
Sulla base dei fatti descritti e del grave impianto accusatorio, fondato non solo sulle denunce della donna, ma anche sugli oggettivi riscontri documentali e sulle dichiarazioni concordi di diversi testimoni, nonché sulla base della pericolosità del soggetto, i Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno eseguito una misura cautelare personale detentiva degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Castrovillari, su richiesta della locale Procura, coordinata da Eugenio Facciolla.