Ci è difficile capire quale quadro si sia potuto fare in un giro di qualche ora per i corridoi e i reparti degli ospedali della Calabria, subissato dagli innumerevoli problemi esistenti e tirato per la giacchetta nei codazzi che irritualmente abbiamo visto formarsi.
Sollecitato dai medici sulla costruzione del nuovo ospedale, egli ha frustrato le aspettative di tutti affermando che i tempi saranno ulteriormente dilatati per problemi finanziari della Ditta aggiudicataria dell’appalto.
Non può essere preso sotto gamba, perché il secondo obbiettivo affidatogli dal Governo è proprio il monitoraggio delle procedure per la realizzazione dei nuovi Ospedali (come si può facilmente accertare leggendo qualsiasi decreto commissariale, dove tali obbiettivi sono puntualmente elencati).
D’altra parte, le precisazioni domenicali del Dirigente Generale del Dipartimento regionale dei Lavori, non smentiscono quanto asserito.
L’ingegnere Massimo Scura infatti non ha affermato che manca la copertura finanziaria, anzi ha precisato che quella c’è.
Trattandosi di un progetto di finanza, ha detto che la ditta aggiudicataria non ha le risorse economiche proprie che deve investire nel progetto stesso.
A questo punto per fare chiarezza, la Regione Calabria, che deve costruire l’Ospedale della Sibaritide, non può più sottrarsi a un confronto sul territorio che deve avvenire al più presto, insieme al Commissario ad acta, titolare del monitoraggio delle procedure.
Infine, che i due ospedali di Rossano e Corigliano, debbano proseguire un processo di riorganizzazione, già iniziato, non c’è dubbio, ma questo ormai non potrà più avvenire con il vigente blocco delle assunzioni, con la carenza e l’invecchiamento di medici e infermieri esistente.
Ma anche qui sono mancate risposte e soluzioni concrete e praticabili.
La CGIL medici ancora una volta invita le forze istituzionali politiche e sociali del territorio a trovare l’unità e a mobilitarsi in difesa del diritto alla salute.
Per quanto riguarda il Commissario ing. Massimo Scura ci auguriamo che la prossima visita venga a farla per spiegare la nuova organizzazione ospedaliera, territoriale, dell’emergenza, il piano delle assunzioni, dell’implementazione tecnologica e per annunciare la chiusura del piano di rientro dal debito in sanità»