Non intendiamo più intervenire nella vicenda ormai ben nota alle cronache che riguarda il procedimento di decadenza dalla carica del Consigliere Aiello e la relativa surroga, la cui procedura è del tutto regolare, espletata secondo le norme statutarie comunali ed in rispetto delle leggi. Evidentemente i quattro Consiglieri di minoranza – che hanno ampiamente dimostrato di non avere rispetto del loro ruolo istituzionale – non hanno nient’altro di meglio da fare che mugolare e millantare falsità e sciocchezze contro il Sindaco e la maggioranza, mistificando la verità dei fatti.
È il commento del Gruppo di maggioranza consiliare Evoluzione, all’ennesimo attacco da parte dei Consiglieri di minoranza Seminario, Tavernise, Filippelli e Urso.
Si sta cercando di speculare e strumentalizzare una vicenda sulla quale c’è poco da dire. Ciò che si è fatto lo si è fatto nella legalità e nel rispetto del regolamento. È tutto agli atti. E sono proprio gli atti che stabiliranno e chiariranno una volta per tutte la questione nelle sedi opportune.
Noi non abbiamo tempo da perdere – continuano i Consiglieri di Maggioranza – siamo impegnati quotidianamente a risolvere le numerose problematiche comunali per dare risposte ai cittadini, verso i quali abbiamo preso un impegno serio che intendiamo rispettare. A differenza di chi ha scambiato l’attività politica e istituzionale per un mercato delle pulci. Prova ne è l’atteggiamento da lavandaie assunto dall’ormai noto quartetto di consiglieri che al termine dell’ultima seduta dell’assemblea civica addirittura hanno incitato qualcuno ad imbracciare pali e forche contro il sindaco lasciando, i cittadini basiti dalla loro condotta. O lo squallido atteggiamento dell’attivista cinquestelle che inveiva pubblicamente contro il Primo cittadino. Per fare cosa, poi? Per contrastare una decisione assunta democraticamente dall’Assise, dove i 4 consiglieri di minoranza hanno parlato liberamente per tutto il tempo che hanno voluto e alla fine anche votato sulla proposta di decadenza. Queste sono le loro lezioni di legalità? Questo è, purtroppo, l’esempio che riceviamo da chi, ancora, abituato a sguazzare nella babele istituzionale, non conosce il significato delle parole democrazia, legalità, rispetto e coerenza.
Quella stessa coerenza, ad esempio, alla quale l’ex consigliere di maggioranza Filippelli ha rinunciato nel momento in cui si è schierato con l’opposizione, smentendo se stesso e le propria volontà di dimettersi nel momento in cui non si fosse più trovato in accordo con il gruppo di maggioranza; e non per vedute dissimili rispetto al programma di mandato bensì per quell’eccesso di avidità che lo aveva portato a scambiare il comune in un bancomat di servigi e favoritismi di ogni genere. Non glielo abbiamo permesso! Né a lui, tantomeno a qualche altro consigliere di minoranza che avrebbe voluto che il settore rifiuti continuasse ad essere gestito senza una gara d’appalto dopo circa 20 anni di proroghe e rinnovi. Forse per continuare a trarne benefici personali? Ancora, quella coerenza alla quale il consigliere “pentastellato” Tavernise ha rinunciato di fatto, alleandosi a livello locale con il Pd. Vorremmo sapere, a proposito, che ne pensano i vertici del M5S del loro rappresentante in seno all’istituzione locale che in gran segreto starebbe già partecipando a riunioni programmatiche del centro sinistra in vista delle prossime elezioni comunali. Coerenza, un valore sconosciuto anche e soprattutto agli esponenti democratici, Urso e Seminario, che all’interno del loro stesso gruppo sono stati mollati proprio per essersi dimostrati contraddittori rispetto alle linee del gruppo stesso e del partito.
Ma queste sono solo bazzecole – concludono – rispetto a quello di cui questi “signori” in cerca di identità dovranno rispondere nelle sedi opportune per difendersi dalla quantità infinita di bugie e falsità che stanno continuando a diffondere ad una intera comunità di fronte alla quale ormai non hanno più credibilità