Dicono che l’uomo invisibile esista. Io, ovviamente, non l’ho mai visto, ma da fonti attendibili apprendo che la sua esistenza sia stata provata proprio qui in Calabria. Sarebbe, mi dicono, Oliverio.
Dunque pare che il suo simulacro salino, normalmente portato in giro dagli addetti regionali, durante una sua allocuzione sul modo migliore di friggere l’aria, sia lentamente scomparso alla vista. Alcuni testimoni, presenti al prodigio, raccontano del loro sbigottimento nel vedere gli occhiali della statua galleggiare come nel vuoto, e la manica della camicia agitarsi, sempre mossa dal meccanismo di automatismo, ma priva della mano indicante, come sempre avveniva, un orizzonte lontano, felice, ma irraggiungibile.
Qualche scienziato ha provato a spiegare il fenomeno semplicemente ipotizzando lo scioglimento del sale per l’elevato tenore di umidità dell’aria. Ma come spiegare il fluttuare nel vuoto degli occhiali? Non solo, ma pare che uno degli addetti al trasporto della statua, stanco e sudato, si sia tolto la giacca e l’abbia appesa involontariamente all’indice invisibile del suo presidente: anche quella risultava come effettivamente, ma invisibilmente, sostenuta.
La nota rassegnazione dei Calabresi, anche agli eventi più incredibili, ha fatto scivolare la questione fra le tante abitudini misteriose. La statua, pur con il corpo, e soprattutto la testa, invisibili, ha continuato ad essere portata a tutte le manifestazioni istituzionali della regione.
Le foto successive parlano chiaro. Si può vedere, in esse, un paio di forbici galleggiare nell’aria, che tagliano un nastro tricolore d’inaugurazione.
Non solo, ma pare che l’invisibilità si sia propagata anche alle strutture inaugurate. Si può scorgere, infatti, questo nei resoconti televisivi del TG3R, una folla di spettatori convenuti alla cerimonia, che, guardando un nulla indicato da una mano invisibile, viene arringata da una testa inesistente.