Riprendono le trattative circa il futuro della centrale Enel di Corigliano-Rossano di contrada Cutura. Si naviga a vista, poche certezze, nessuna progettazione complessiva prospettata. Si vive di presente e si pensa, gradualmente, allo smantellamento del sito. Restano due gruppi da smontare e qualche caldaia da eliminare. Entro il 2023 è previsto il completamento delle attività ivi incluso l’eliminazione delle due ciminiere. Tutto questo richiede indizione di nuovi bandi e il mantenimento di un minimo di indotto occupazionale. Un incontro tra le organizzazioni sindacali Cgil-Cisl e Uil e i dirigenti Enel si terrà il 16 settembre prossimo al fine di discutere del calendario dei lavori. «Il grande rammarico, afferma il segretario generale comprensoriale della Cgil Giuseppe Guido, è quello di non poter discutere delle prospettive della centrale. Siamo costretti a parlare di ordinario rispettando i tempi dell’azienda a tutela dei lavoratori. Immaginavamo si potesse affrontare il tema delle vere prospettive del sito». E tra queste la discussione sulla permanenza o meno dei turbogas, su cui Enel continua a investire:«Per discutere di turbagas manca l’attore principale che è l’Amministrazione comunale, afferma il sindacalista, chiediamo che si possa tenere al più presto un tavolo al quale possa partecipare anche la giunta Stasi».