Una mega discarica di rifiuti pericolosi sversati da imprese di tutta Italia in un un’area baricentrica tra gli ex comuni di Corigliano Rossano, la cosiddetta “strada dei fornaci”.
L’antimafia di Nicola Gratteri scopre un giro d’affari che ruota attorno al milione di euro annui. Posti i sigilli all’intero stabilimento di produzione di laterizi “Cotto Madeo” mentre i presunti responsabili sono finiti agli arresti domiciliati. Si tratta di Agostino e Domenico Madeo, rispettivamente di 50 e 47 anni, legati da un rapporto di parentela. I due dovranno rispondere dell’accusa di traffico illecito di rifiuti. Le indagini sono state portate a termini dai carabinieri forestali di Cosenza sotto il coordinamento della distrettuale antimafia. Il tutto ha origine da una denuncia presentata ai carabinieri sulla base di odori naudeabondi che provenivano dalla zona interessata. Gl’investigatori si sono avvalsi d’intercettazioni telefoniche e d’attività di video-sorveglianza, supportate da una minuziosa attività di riscontro documentale e pedinamenti. Secondo quanto emerge l’azienda godeva di un’autorizzazione per il trattamento di fanghi industriali provenienti da attività di depurazione allo scopo di produrre ecoargilla. E invece finivano nel sottosuolo mescolati con altri fanghi. Nel terreno dell’azienda sarebbero stati rinvenuti ben 20mila tonnellate di fanghi di origine industriale, provenienti da aziende da aziende con sedi in Campania, Valle d’Aosta, Basilicata, Calabria, Lazio, Emilia Romagna, Abruzzo e Puglia, scaricando 623 cassoni colmi di fanghi per un totale di 491 trasporti accertati. Una vera e propria discarica di rifiuti speciali.