«Non ci sarà nessuna piattaforma ecologica!». Il sindaco Nicolò De Bartolo stoppa sul nascere le polemiche degli ultimi giorni. «Non se ne parla neppure. I Lab – dice – continuano a dimostrare la loro inutilità. Questa volta oltrepassando il confine del verosimile e tentando di trasformare in fatto compiuto ciò che non esiste neanche in linea teorica. Del resto è un esercizio al quale siamo abituati. Se non fosse, però, che agitare le piazze in un momento come l’attuale può essere pericoloso e diventare un boomerang. Le famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese, con i prezzi delle utenze energetiche alle stelle, e i nostri eroi cosa fanno? si preoccupano di costruire una bufala di sana pianta».
Ma che succede nel Palazzo? Proviamo a comprenderlo procedendo con ordine. Orbene, il primo cittadino convoca una riunione dei Capigruppo consiliari, estesa alle forze politiche del territorio. La stessa si tiene mercoledì scorso nella sede municipale. Sul tappeto il possibile insediamento di una piattaforma ecologica, che tradotto vuol dire stoccaggio: carta, vetro, alluminio; senza deposito di frazione organica (umido). Ma lasciamo sia De Bartolo a parlare. «Partiamo dall’assunto che non c’è assolutamente alcun atto in merito» spiega il sindaco. «Non vi sono richieste ufficiali da parte del commissario all’emergenza rifiuti ma un mero contatto informale di nessun peso e non vi sono da parte nostra prese di posizione. Non c’è nulla di nulla. Ciononostante, come è giusto fare in democrazia, pensiamo sia indispensabile conoscere l’opinione dei rappresentanti del popolo sulla delicata materia e ci muoviamo in tal senso. Sediamoci tutti intorno a un tavolo e dialoghiamo. Detto fatto. Ma dalla riunione emergono sfumature differenti tra gli attori locali. I Lab e i Cinque Stelle non escludono il ragionamento a priori, disapprovando però l’alto numero di paesi che usufruirebbero dell’impianto; il PD vorrebbe poter studiare meglio la situazione mediante un dossier specifico; il capogruppo di Morano Democratica propone un referendum per sondare la volontà popolare, quindi istituire in caso di realizzazione della piattaforma un sistema efficace di controlli; il capogruppo di maggioranza, Forza Italia e Fratelli d’Italia con i loro coordinatori, si dicono favorevoli, ma sempre nel rispetto delle decisioni del Consiglio comunale. Il confronto è aperto e libero da pregiudizi. Chiudiamo l’incontro con l’intesa di rivederci quando avremmo avuto le carte. Non c’è stato altro. Ma è sembrato subito lapalissiano come non vi fossero neanche le condizioni minime per avviarla una discussione sul tema. E non l’avvieremo. Dunque» sbotta il primo cittadino «di che parlano i Lab? Cosa temono, se non è stato prodotto alcunché. V’è forse registrato qualcosa al nostro protocollo? Vi sono atti deliberativi? No e poi no! È la solita fuga in avanti di chi non ha idee e fa della contestazione l’unica leva di consenso! Tattica errata. Che non sempre funziona. Come si può fomentare la protesta per qualcosa che non esiste in radice? Dovrebbero spiegare i nostri avversari e i loro referenti politici, frettolosi di prendere posizioni su fatti che evidentemente non conoscono, come mai l’ospedale di Castrovillari continui il suo inesorabile declino senza che alcuno muova un dito. O ignorano che la Regione Calabria, con nota prot. 334114 del 18 luglio 2022 ha richiesto di togliere gli interventi inseriti nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ovvero 60,5 milioni di euro per il nosocomio del Pollino, risorse ch’erano state inserite dalla presidente Santelli nel piano per l’edilizia sanitaria e pubblicate nella G.U. del 4 febbraio 2021? Si occupino di come garantire il diritto alla salute ai cittadini i quali, tra Postazioni di Continuità Assistenziale accorpate e reparti ospedalieri chiusi, dovranno presto rinunciare a curarsi. Non sanno forse che tra le prerogative di un consigliere regionale vi è quella di strutturare disegni di legge che noi sinora non abbiamo mai visto inerenti alla problematica dei rifiuti? Se ne sono capaci cerchino alternative e strade percorribili, anziché soffiare sulla brace di un fuoco spento e che nessuno vuole riaccendere. Siamo delusi dal comportamento irresponsabile dei Lab; bravi solo ad esumare fantasmi. Sappiamo perfettamente», conclude De Bartolo «che Morano si è espressa in materia e non abbiamo alcuna intenzione di non rispettare ciò che il popolo chiede. Tranquillizzatevi, per le elezioni amministrative c’è ancora tempo e noi continueremo a lavorare per il bene della nostra comunità».
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