TREBISACCE Che fine ha fatto la CUC (centrale unica di committenza) di Trebisacce” di cui si sono perse le tracce ormai da oltre due anni?
Se lo chiedono, e lo hanno chiesto attraverso un’interrogazione scritta indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Carlomagno, i due consiglieri della Minoranza “Insieme si può” Antonio Aurelio e Domenica De Marco preoccupati per il fatto che la nuova amministrazione comunale finora non ha assunto alcuna iniziativa di merito. La CUC, come è noto, è un organismo tecnico, obbligatorio per tutti i comuni non capoluoghi, che esamina e aggiudica appalti pubblici e concessioni, conclude accordi-quadro di lavori, forniture e servizi destinati a comuni e ad associazioni di comuni che vi aderiscono. Della CUC di Trebisacce, istituita ope legis con Delibera n. 16 del Consiglio Comunale in data 19 giugno 2013 e di cui è stato Responsabile fin dall’origine l’Arch. Antonio Brunacci in qualità di Resposabile dell’Area Tecnica del Comune, facevano parte, oltre a Trebisacce, i Comuni di Albidona, Alessandria del Carretto, Amendolara e Castroregio. L’ultimo Bando approvato e pubblicato dalla CUC di Trebisacce insieme a decine di altri Bandi di rilevanza territoriale come il Lungomare di Trebisacce per un importo di circa 2milioni di euro, risale al 9 ottobre 2020. Oltre due anni di silenzio e di inattività, dunque, che dimostra come per due lunghi anni per nessuno dei suddetti comuni è stato pubblicato un Bando per lavori pubblici di una certa entità. Nel frattempo, secondo quanto fanno rilevare i due consiglieri di minoranza, le normative che riguardano la CUC sono comunque cambiate “e comunque, – scrivono Antonio Aurelio e Domenica De Marco – per quanto appreso, considerato che ad oggi il comune di Trebisacce non ha avuto opere pubbliche finanziate con il PNRR per cui non c’è l’obbligo di aderire alla CUC e comunque l’eventuale adesione del comune di Trebisacce alla C.U.C. di altri comuni comporterebbe inevitabilmente una perdita di centralità politica e di gestione dei lavori pubblici, considerato anche l’imponente numero di opere già finanziate e da appaltare, con innegabili ripercussioni lavorative per le imprese di Trebisacce e anche per una migliore e maggiore efficienza”, Antio Aurelio e Domenica De Marco chiedono di sapere: -se il Comune non intende più procedere all’attivazione della propria CUC e quali sono gli eventuali motivi; -se è vero che sono stati contattati altri comuni presso i quali aderire e, comunque, di notiziare il Consiglio Comunale su un argomento così importante”.
Pino La Rocca