“Le immagini della devastazione di un territorio violentato e messo in ginocchio sono ancora impressi nella nostra mente. Era esattamente un anno fa, il 12 agosto 2015, allorquando città come Corigliano, Rossano e Mirto-Crosia venivano investite ad un’autentica bomba d’acqua. Ed è per ricordare quei tragici eventi che, per fortuna, non hanno fatto registrare delle vittime, che d’intesa con l’Amministrazione Comunale abbiamo voluto mettere in cartellone una commedia che, comunque, non è in concorso per il premio Ausonia 2016”. Così il Presidente del Comitato provinciale della Fita di Cosenza, Antonio Maria D’Amico, presenta l’ottavo appuntamento con la rassegna di teatro amatoriale “Quadrato in scena” in programma domani, venerdì 12 agosto, nel “Quadrato Compagna” di Schiavonea. “Sarà la compagnia teatrale coriglianese “Teatro Anch’io” di Pinuccio Pellegrino, che porterà in scena la commedia “Questi poveri amanti” scritta nel 1937 dal giornalista, commediografo e politico coriglianese Vincenzo Tieri, papà del famoso Aroldo che la città di Corigliano non ha mai dimenticato. Questa commedia – afferma ancora il Presidente D’Amico – vuole essere il messaggio che la Fita vuole lanciare, unitamente all’Amministrazione comunale di Corigliano, che la cultura porta vita e rinascita. Quindi l’ottavo appuntamento di Quadrato in scena sarà anche l’occasione per riflettere su quanto si deve porre in essere per evitare che i nostri territori possano subire danni irreparabili”. Per tornare alla commedia in programma domani sera, venerdì 12 agosto, “Questi poveri amanti”, va detto che questi amanti non sono certo poveri per condizione economica, Graziella e Ruggiero sono amanti al loro primo incontro amoroso. All’improvviso torna il marito di lei da un viaggio d’affari e si presenta in casa di Ruggiero di cui è amico intimo. E’ un caso? E’ andato di proposito? Sa? Non sa? Sospetta qualcosa? I poveri amanti, tra rimorso e pentimento, vivono nell’angoscia e nell’ansia di capire qualcosa dal comportamento apparentemente strano del marito di lei. Come si diceva la commedia è stata scritta da Vincenzo Tieri per la compagnia di Ruggero Ruggeri, ne è stata fatta, nel 1972, anche una riproduzione televisiva, interpretata dal figlio Aroldo e da Giuliana Lojodice, moglie di quest’ultimo. La compagnia Teatro Anch’io di Pinuccio Pellegrino ne ha ricavato un adattamento, più fedele al testo teatrale, nel tentativo di omaggiare i Tieri, nell’anno in cui Corigliano sarà al centro dell’attenzione di tutti gli appassionati del teatro, amatoriale e non, per la 29° Festa Nazionale del Teatro Fita. “Non nascondiamo la nostra emozione e le nostre preoccupazioni – afferma Pinuccio Pellegrino – perché il genere è diverso da quello che abbiamo interpretato negli ultimi vent’anni. Siamo però incoraggiati dal riconoscimento ottenuto al Premio Altomonte, nell’ambito del Festival Euromediterraneo 2016 e dalla consapevolezza di agire per un buon fine”.