CORIGLIANO-ROSSANO Da Sindaco di Mandatoriccio ha interpretato in maniera sempre genuina e sanguigna la difesa, senza se e senza ma, della dignità delle popolazioni e del pieno diritto di cittadinanza di questi territori rispetto a quella che ha sempre definito e condannato come la latitanza dello Stato in Calabria. Quando c’era da alzare la voce contro scippi ed ingiustizie e, quindi, mobilitarsi, partire, organizzarsi ed andare a protestare letteralmente fin nelle stanze dei poteri pubblici a tutti i livelli, a testa alta, senza peli sulla lingua e sempre nel ruolo e nella veste di rappresentante istituzionale, lui era sempre il primo. Non c’era bisogno di convincerlo. Ed era semmai l’ultimo a convincersi ad abbandonare la protesta e la causa, se il resto della delegazione era eventualmente addivenuto a più miti consigli.
Angelo Donnici era così – ricorda Lenin Montesanto.
Impetuoso di fronte all’evidenza delle storture e privazioni subite dalle comunità locali sulla mobilità, sulla sanità, sulla sicurezza e sulla giustizia. Irremovibile quando assumeva una direzione, qualsiasi. Profondamente riflessivo quando bisognava fermarsi e confrontarsi prima di affrontare decisioni più complesse dell’ordinario, andando anche controcorrente. Improvvisamente sorridente, scherzoso, ironico e pungente quando, come accadeva quasi sempre, in privato come in pubblico, capiva che nonostante la gravità del momento o dell’argomento, non valeva la pena comunque prendersi troppo sul serio.
Non era mai una passeggiata stargli a fianco, da consulenti. Doveva esserci sempre del pepe – ricorda Montesanto – nella relazione professionale, anche quando il valore dei rapporti umani e di amicizia, come nel nostro caso, prevalevano e superavano ogni temporanea diversità di veduta e di azione.
Gestendo la comunicazione istituzionale dell’amministrazione comunale da lui guidata dal 2010 al 2017, abbiamo avuto il piacere di stargli affianco in tanti e diversi momenti cruciali: dall’isolamento di Mandatoriccio per più giorni a causa della straordinaria nevicata del gennaio 2012, alla durissima protesta nella presidenza della Regione a Catanzaro contro la chiusura dell’Ospedale di Cariati nel 2012; dal blocco della ferrovia nel 2016 contro le politiche nazionali sui migranti al protagonismo delle prime consulte dei sindaci della Sibaritide nel 2015 insieme al collega Giuseppe Geraci di Corigliano; dall’organizzazione diretta o dal sostegno convinto a tante iniziative di dialogo, confronto, promozione e progettazione territoriale, soprattutto in tema di turismo e marketing territoriale fino a quella che è stata probabilmente la battaglia che lo ha colpito, affranto e segnato di più da un punto di vista personale, quella con e per la giustizia, combattuta con grande sobrietà, definitivamente vinta e della quale il 12 maggio 2018, con lui, condividemmo di dare adeguata notizia pubblica.
Tutta la squadra ed i soci della Montesanto Sas ricordano così, con affetto, gli anni passati assieme all’amico Angelo Donnici prematuramente scomparso oggi (venerdì 27 gennaio), unendosi in queste ore al grande dolore della moglie e dei figli, dei fratelli Enzo, Alessandro e di Beniamino al quale ci lega un antico rapporto di stima, degli amici più stretti e di quanti lo hanno conosciuto e conserveranno il ricordo di persona per bene.
comunicato stampa