Il 24 agosto dello scorso anno, nell’ambito dell’assemblea generale straordinaria di ICOM a Praga, veniva approvata la nuova definizione di Museo quale «istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze».
Nel dettaglio, i laboratori mensili previsti – gratuiti e inclusi nel costo del biglietto d’ingresso – sono quattro: – “La tavola dell’antica Sibari”, curato dall’associazione “Francesco”, propone un viaggio indietro nel tempo tra archeologia, storia, racconti antichi e cinematografia moderna alla scoperta delle abitudini alimentari in uso nella Sibaritide antica; – “La storia a portata di mano”, a cura della cooperativa “Thurio”, riguarda la storia di Sibari e della Sibaritide presentata attraverso i dati archeologici, i reperti, le scoperte, l’evidenza dei siti. È un laboratorio aperto a tutti; – “ArcheoCamper”, invece, della coop “CSC-Credito senza confini”, fa tappa al Parco Archeologico di Sibari per condividere letture e percorsi a tema sui miti, le divinità, le storie che i nostri reperti raccontano. L’attività, particolarmente adatta alle scuole primarie, si rivolge ai minori ed ai nuclei familiari accolti nei progetti di accoglienza SAI/CAS; – “I laboratori del Parco di Sibari” dove bambine e bambini, insieme agli adulti che vorranno accompagnarli, muovono i primi passi nell’archeologia della Sibaritide, imparando e crescendo attraverso il racconto, il gioco e la creatività.
A queste attività cadenzate vanno aggiunte altre due proposte che non avranno appuntamenti fissi: i “Tavoli didattici”, curati dall’associazione “Legio XXX Ulpia Victrix”, in cui l’archeologia sperimentale diventa strumento per conoscere il passato attraverso tavoli didattici ed espositivi tematici sulla chirurgia e la ceramica antiche, e i “Reading letterari”, organizzati dall’associazione “Idee in Movimento”, dove le voci degli eroi e delle donne del mito classico animano i luoghi del Parco raccontando la bellezza e l’amore attraverso punti di vista diversi.
«L’attività didattica e educativa – spiega il direttore Filippo Demma – è un altro esempio (virtuoso) di come il Parco incontri il territorio. L’idea di fondo è quella di creare e coltivare la partecipazione dei cittadini di tutte le età, incontrando i loro interessi. In questa concezione l’esperienza vissuta al museo – preparata con l’aiuto degli esperti – diventa realmente condivisa e, strutturando un programma dettagliato e duraturo nel tempo, la valenza educativa perde il carattere episodico e si arricchisce di stimoli, che permettendo la sedimentazione delle conoscenze. Il Museo non è più un posto da visitare una tantum, ma un luogo da frequentare, un contenitore di storie e racconti sempre nuovi, articolati in base alle caratteristiche delle collezioni ed agli interessi del pubblico.
È solo ravvivando il dialogo tra i visitatori e gli oggetti musealizzati, rendendo attivo quel processo emozionale e conoscitivo, che arriveremo ad ottenere una piena comprensione – e quindi una valorizzazione – del Patrimonio».
L’invito a tutti gli interessati è quello di seguire le pagine social del Parco di Sibari dove, settimana dopo settimana, verranno pubblicate info specifiche in merito ai singoli appuntamenti in programma.
Comunicato stampa