La protesta dei residenti di Via Cycas a Schiavonea di Corigliano Rossano inizia a produrre i suoi frutti. Nel luglio scorso l’ira dei cittadini per la mancanza di un impianto di illuminazione, per la bitumazione, per la presenza di un ripetitore che preoccupa e non poco gli abitanti della zona. Ed ora arriva la luce, e presto anche l’asfalto, solo il tempo di realizzare le condotte per le acque bianche e si procederà alla sistemazione del manto stradale. «Abbiamo fatto una bella lotta», racconta Gino Tempestoso (uno dei residenti), che ringrazia l’attuale amministrazione per l’impegno mantenuto. Una stoccata è rivolta alle precedenti amministrazione che ignorarono il problema. È solo un primo risultato, ora si rivendicano altri interventi: «Il sindaco ci ha assicurato che non appena terminerà la realizzazione dei canali di scolo si procederà alla bitumazione».
Il primo cittadino conferma i prossimi interventi: «In questa zona si è urbanizzato molto tempo fa e gli oneri sono stati pagati e spesi, per cui la difficoltà qui e in tanti altri luoghi dove mancano le opere di urbanizzazione è il reperimento dei fondi. Nel corso degli anni c’è stata un po’ di superficialità generalizzata, oggi stiamo cercando di recuperare un gap storico». Poi la presenza di un ripetitore che produce preoccupazione a causa dell’ incidenza di malattie tumorali: «Chiedo a chi di competenza, dice Tempestoso, di verificare se il dramma dei tumori sia da collegare alla presenza del ripetitore». Stasi affronta la questione ma pone problemi di competenze:« La questione dei ripetitori oggi è equiparata dallo Stato italiano ad opere primarie sulle quali il Comune ha poca voce in capitolo. Noi l’abbiamo registrato in una analoga vicenda a Fabrizio (zona periferica) laddove il Comune non ha dato il proprio nullaosta ma l’azienda, forte di un’autorizzazione ministeriale, ha interagito direttamente con il privato». Nelle ultime ore tutti i residenti si sono ritrovati in via Cycas per inaugurare l’impianto di illuminazione. Tutti fiduciosi che presto saranno completate le opere di ordinaria amministrazione, anche se spesso ciò che dovrebbe essere ordinario in Calabria si trasforma in opere straordinarie.