Torretta di Crucoli- E’ iniziata con un’ampia partecipazione la manifestazione pacifica, contro l’invasione dei cinghiali nel Cirotano.
Una marcia in protesta sulla Strada Statale 106, occupata da oltre una cinquantina di trattori ed altri mezzi, con una cospicua partecipazione di uomini e donne di ogni estrazione sociale; cittadini preoccupati e proprietari terrieri i cui poderi sono stati “distrutti” dalle incursioni di intere famiglie di cinghiali che vi scorrazzano incontrollati da ormai diverso tempo.
Il fenomeno dell’invasione dei cinghiali non è cosa recente ma anzi, è presente sul nostro territorio ormai da diversi mesi, ne sono la prova le miriadi di video che impazzano sui social e gruppi WhatsApp in cui si vedono i suini scorrazzare incontrollati persino nei centri abitati.
Alla manifestazione è intervenuto Donato Greco, portavoce del comitato “Stop cinghiali nel Cirotano”:<<La nostra è una protesta pacifica, affinché la regione risolva, una volta per tutte, il problema cinghiali nei nostri allevamenti, nelle vigne e seminati>>.
Non solo questo, perché, secondo Greco Donato, il problema sarebbe anche di “ordine pubblico e di pubblica sicurezza” in quanto il fenomeno ormai, si sarebbe diffuso in modo incontrollato anche nei centri abitati: Greco Donato, altresì, precisa:<<Abbiamo avuto degli incontri con la Regione Calabria, però non vediamo ancora nessuna iniziativa concreta per allontanare ed eliminare i cinghiali dai nostri terreni di cui, ormai, sono diventati i padroni>>.
Il Comitato è oltremodo contrario alla previsione del “de minimis” che la Regione Calabria vorrebbe applicare. Questo, afferma lo stesso Greco, non risolve in alcun modo il problema:<<Noi non possiamo tenerci i danni provocati dai cinghiali e accontentarci in tre anni solo di un risarcimento di 25.000 euro, il massimo previsto dal “de minimis” dalla Comunità Europea.
Sulla questione è Intervenuto anche Valerio Pugliese, agricoltore e portavoce del Comitato che si è così espresso:<<Siamo in una condizione di emergenza totale, abbiamo le campagne distrutte dai cinghiali e stiamo rischiando di non fare la vendemmia. Chiediamo alla regione misure straordinarie e che la stessa, si muova su due fronti, ovvero quello della prevenzione, aumentando il più possibile la capacità dei selettori e dei cacciatori di abbattere il numero dei cinghiali in qualunque modo, e poi quello di pagare i danni causati dai cinghiali>>.
Secondo Pugliese:<< I cinghiali e la fauna sono dello Stato, lo Stato è quindi responsabile dei danni provocati e li deve pagare, cosa che non sta facendo. Chiediamo che, questa emergenza, sia per la politica una priorità>>.
Eugenio Forciniti