Oggi, 11 settembre, presso il Parco Archeologico di Sibari, è stato presentato l’ambizioso progetto “In Ruins”.
Promosso dall’Associazione Archeofuturo dal 2018, In-ruins propone un programma di residenza completamente dedicato all’arte contemporanea e all’archeologia, tramite la partecipazione di artisti, curatori e ricercatori, nei pressi dei siti monumentali della Calabria.
In-ruins rivisita il nostro territorio, insieme alle sue radici e alla sua storia, attraversandone il passato ma abbracciandone il presente, e volgendo uno sguardo accattivante, di sfida, al futuro.
Così è intervenuta Camilla Brivio, responsabile del settore valorizzazione del Parco Archeologico di Sibari, che definisce questo:<<Un progetto fondamentale, che riguarda il passato, il presente e il futuro. Tutti gli artisti coinvolti, e che sono stati individuati attraverso una call internazionale, lavoreranno sui territori di Amendolara e dell’intera Sibaritide e, attraverso le loro ricerche individuali, le fonti e la loro esperienza diretta nei nostri siti culturali, riusciranno a tradurre tutto questo in una narrazione contemporanea, in un libero pensiero artistico che si trasformerà in prodotti artistici o ricerca contemporanea>>.
Nel corso della conferenza stampa è così intervenuta anche Giuffrè Maria Luigia, fondatrice e condirettrice del progetto, che si è espressa sulla importanza dell’evento:<<Il Progetto assume una rilevanza sia estetica che politica. Estetica perché attiva una rilettura di un patrimonio contemplativo, quale è il territorio della Calabria, dove il tempo è estremamente dilatato e così anche le attività di ripresa politica e sociale. Politico perché il nostro progetto porta l’arte in quelli che sono dei posti liminari alla fruizione dell’arte contemporanea, senza però snaturarne il territorio”.
Eugenio Forciniti