Stefano Mascaro, nell’incontro di oggi in prefettura ha confermato la contrarietà a soluzioni non compatibili, con l’area interessata, confermando le motivazioni che già erano state presentate; promiscuità sociale, presenza di seconde case ad uso turistico, marginalità e assenza di attività commerciali, nessun collegamento garantito da servizi di mobilità con la Città. In attesa del sopralluogo richiesto per verificare l’idoneità della struttura, il primo cittadino di Rossano ha respinto le accuse di istigazione all’odio, comparse stamani su alcuni giornali, ribadendo di aver accolto l’allarme e il sollecito degli abitanti, precisando che “ci si è limitati ad effettuare un sopralluogo per appurare la reale situazione dello stato dei luoghi constatando, al termine dello stesso, l’oggettiva impossibilità del sito in questione ad ospitare un centro di accoglienza di primo livello. Inoltre – afferma Mascaro – non vi è stata alcuna iniziativa strumentale di chiamata a raccolta dei cittadini né tantomeno forme di istigazione all’odio che non ci appartengono. Ci siamo preoccupati e restiamo impegnati soltanto a dialogare ed a trovare soluzioni di buon senso”.