ROGGIANO GRAVINA. Chi si sveglia in un letto nel quale non s’era addormentato, verifichi subito la propria identità. – In queste poche righe letterarie dello scrittore, poeta e aforista polacco Stanisław Jerzy Lec (Pensieri spettinati) potrebbe essere assorbito il senso ed il monito epocali rispetto ai quali si trova oggi di fronte il grande e distintivo patrimonio agroalimentare della Calabria; uno scrigno prezioso di opportunità e sviluppo ereditato dal risveglio virtuoso delle nuove generazioni di una delle regioni più bio-diverse d’Europa. Perché senza identità non c’è narrazione e non c’è prospettiva, non c’è marketing né competitività, non c’è crescita né partita.
È nella cornice di questa fotografia di una Calabria che dal Pollino alla Stretto e dallo Jonio al Tirreno sta finalmente investendo sulla propria identità distintiva, prendendo in mano un destino che non solo non è irreversibile ma che resta tutto ancora da scrivere ed a più mani che si inserisce il contributo al dibattito ed al confronto, dal titolo DALL’IDENTITÀ TERRITORIALE ALLA NARRAZIONE AZIENDALE, promosso dal management del Frantoio Santa Lucia di Roggiano Gravina.
All’evento in programma sabato 14 ottobre alle ore 16.30 e che sarà anche l’occasione per presentare ufficialmente il progetto della nuova identità aziendale Terre Rugiani, coordinati dal comunicatore strategico Lenin Montesanto, dopo i saluti del Sindaco Salvatore De Maio interverranno i fratelli ed imprenditori Giuseppe e Angiolino Farinella, il Presidente dell’Accademia Italiana del Peperoncino Enzo Monaco, l’agrichef e ambasciatore della Calabria Straordinaria Enzo Barbieri, lo studio ZonaPi che presenteranno il nuovo brand e l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo.
Il Frantoio è come una seconda casa per la Famiglia Farinella. Il rumore dei macchinari, le voci di uomini e donne con cassette ricolme di olive, l’odore dell’olio appena spremuto hanno condito le giornate dei fratelli Angiolino e Giuseppe sin da quando erano bambini. È intriso di ricordi, memorie ed esperienze vissute con gli occhi da bambino il racconto sotteso al progetto della nuova identità aziendale di Terre Rugiani, frantoiani di famiglia dal 1997 e che sarà ufficializzato nel corso dell’iniziativa.
Tutto il disagio – scrive l’autore statunitense Bryant H. McGill – deriva dalla soppressione della propria vera identità. E se così è, per gli individui come per imprese, la missione fatta propria dall’esperienza familiare Farinella che produce extravergine di oliva biologico 100% italiano da monocultivar Roggianella non poteva che essere dichiaratamente semplice: ritorno consapevole ed innovativo alla propria identità, a quella del territorio, da cui ripartire più competitivi. E per un’impresa che punta alla crescita e ad un migliore posizionamento distintivo sul mercato, non si può prescindere dal racconto che prende forza proprio dalle radici e dalla terra da cui tutto origina; un algoritmo semplice ma non scontato in un’epoca in cui gli attentati, diretti o indiretti, alla qualità, alla sicurezza, all’autenticità, all’educazione ed alla sovranità alimentare sono ormai quotidiani, sistematici ed a tutti livelli
comunicato stampa