Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha annullato l’accusa di associazione finalizzata al narcotraffico internazionale ed intercontinentale contestata a Daniele Caravetta, uno dei 25 arrestati nell’ambito della maxi-inchiesta antidroga su scala internazionale ed intercontinentale denominata “Gentlemen 2”. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe fatto parte di un’associazione operativa nel settore del traffico di sostanze stupefacenti in ambito internazionale (Spagna e Marocco) ed intercontinentale (Sud America). In particolare, a Caravetta era stato contestato di aver svolto insieme a Francesco Cimino il ruolo di uomo di fiducia dell’ex consigliere comunale Angelo Caravetta, assumendo un ruolo dinamico con proposte per la gestione degli affari rientranti nel piano organizzativo dell’intero gruppo. Le intercettazioni telefoniche e ambientali effettuate dagli investigatori avevano infatti documentato le conversazioni di Caravetta con gli altri indagati, nelle quali si parlava di trattative con soggetti foggiani per l’importazione di marijuana dalla Spagna. La difesa, rappresentata dall’avvocato Pasquale Di Iacovo, aveva presentato ricorso al Tribunale del riesame, che aveva confermato l’ordine di custodia in carcere. Il ricorso era stato poi accolto dalla Corte Suprema di Cassazione, che aveva disposto il rinvio per nuovo esame al Tribunale del riesame di Catanzaro. In sede di giudizio di rinvio, il Tribunale del riesame ha accolto la richiesta della difesa di annullare l’accusa di associazione per narcotraffico.