I Carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano Rossano, con il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro, nei confronti di Pasquale Semeraro e Alfonso Scarcella, sulla base della ritenuta sussistenza della gravità indiziaria in ordine a plurimi delitti di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le indagini, condotte dai Carabinieri di Corigliano Rossano, hanno consentito di ricostruire, in termini gravemente indiziari, quattro tentativi di estorsione ai danni di altrettanti imprenditori operanti nel territorio di Corigliano Rossano in diversi settori economici, edilizio, commerciale, immobiliare e della logistica. In particolare, gli indagati, avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo, secondo un copione collaudato, si sarebbero presentati presso le attività delle vittime e, con modalità e toni intimidatori, avrebbero tentato di costringerle a versare somme di denaro destinate “agli amici”, in cambio di protezione per evitare gravi pregiudizi. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, si sono basate su una serie di servizi di osservazione, acquisizioni da sistema di videosorveglianza e fonti dichiarative. I due indagati, Pasquale Semeraro (alias Scintilla) e Alfonso Scarcella (alias Votamenzullo), sono stati associati alla casa circondariale di Cosenza. Il procedimento per la fattispecie di reato ipotizzata è attualmente nella fase delle indagini preliminari.