L’evento “Sfogliando il Codex”, tenutosi ieri, è stato dedicato al tema “Toccare la Parola”. Questa prestigiosa cerimonia ha incluso lo sfoglio e l’esposizione di una nuova miniatura del Codex Purpureus Rossanensis, un evangeliario greco miniato del VI secolo custodito nel Museo Diocesano e considerato uno dei manoscritti più preziosi al mondo, dichiarato bene patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2015.
La cerimonia è stata presieduta da Suor Veronica Donatello, Responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della CEI. In occasione dell’evento, è stata presentata la prima tavola tattile del Codex Purpureus Rossanensis, realizzata da Dino Angelaccio, presidente Itria ed esperto di progettazione inclusiva e multisensoriale, con la collaborazione di altri professionisti del settore. Per la prima volta nel Museo, è stata offerta un’esperienza sensoriale unica con il manoscritto miniato grazie alla riproduzione tattile di una delle sue miniature. Questa iniziativa, denominata “Toccare la Parola”, mira a promuovere la diffusione delle buone prassi per migliorare l’accessibilità dei beni culturali del territorio. L’evento è stato realizzato in collaborazione con l’Ufficio diocesano per la pastorale delle persone con disabilità, l’Ufficio Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati e UCSI Calabria (Unione Cattolica della stampa italiana). La giornata ha visto la concomitanza con la memoria di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, celebrata il 24 gennaio, sottolineando l’importanza della comunicazione e della parola come messaggio universale di dialogo tra i popoli, specialmente in un periodo storico delicato. All’evento hanno partecipato importanti figure, tra cui S.E. Mons. Maurizio Aloise, Arcivescovo di Rossano-Cariati, Franco Motta, Presidente dell’Unione Italiana Ciechi per la provincia di Cosenza, Don Agostino Stasi, Responsabile del servizio per la pastorale delle persone con disabilità dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati, e Don Pino Straface, Direttore del Museo e del Ufficio Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati.
Cecilia Perri, vice direttore del Museo Diocesano e del Codex, ha fornito una dettagliata descrizione dell’evento “Sfogliando il Codex”, suddividendolo in due momenti significativi. Inizialmente, è stato eseguito lo sfoglio del Codex, un atto atteso che coinvolge l’apertura della teca del codice e la presentazione di una nuova miniatura. Quest’anno, la presenza di Suor Veronica Donatello e Franco Motta ha reso speciale l’evento, durante il quale è stata svelata una nuova miniatura e presentata la prima tavola tattile dedicata a una miniatura del Codex Purpureus Rossanensis. Questo ha offerto alle persone con disabilità visiva l’opportunità di toccare e percepire la bellezza delle miniature del codice. Successivamente, è stato organizzato un momento di incontro per discutere dell’importanza dell’accessibilità e dell’inclusività nei musei e nei luoghi d’arte. Gli esperti coinvolti nella creazione della tavola tattile hanno spiegato i materiali utilizzati e il processo creativo, sottolineando l’importanza che i musei perseguano la strada dell’accessibilità e dell’inclusività. Durante l’incontro è emersa l’idea che la bellezza debba essere accessibile a tutti e che i musei debbano impegnarsi per rendere ciò possibile. La comunicazione è stata un tema centrale, con l’attenzione al fatto che coloro che lavorano nella comunicazione verso le persone con disabilità sono fondamentali per far sì che il messaggio raggiunga tutti. Il Vescovo ha sottolineato l’importanza dell’inclusività, ricordando che il Codex è, prima di tutto, parola. L’evento ha cercato di celebrare questa parola attraverso la possibilità di toccarla fisicamente, e le straordinarie miniature del Codex hanno permesso di vivere e raccontare la parola in modo straordinario. La comunicazione è stata affrontata in modo completo, con l’uso di una tavola tattile corredata da video che comunicano nelle lingue dei segni italiana e internazionale. La Perri ha rimarcato la necessità di attuare le leggi esistenti sull’accessibilità e di sensibilizzare chi è custode di beni culturali affinché si impegni sempre di più nell’azione dell’accessibilità. Ha espresso la speranza che l’evento e la tavola tattile possano essere un esempio per promuovere l’accessibilità di tutti i beni culturali del territorio diocesano. Infine, ha menzionato l’implementazione di didascalie in linguaggio Arasac nella cattedrale, dedicate a coloro che soffrono di disabilità cognitiva, come un ulteriore passo verso l’accessibilità inclusiva.
Franco Motta, presidente dell’Unione Italiana Ciechi per la provincia di Cosenza, ha evidenziato l’importanza delle iniziative come quella dell’evento “Sfogliando il Codex” . Ha sottolineato che queste iniziative offrono la possibilità di vivere esperienze culturali in modo paritario, in linea con la convenzione internazionale sottoscritta dalle Nazioni Unite nel 2006. Questa convenzione stabilisce che tutti i cittadini devono godere degli stessi diritti, compreso il diritto di partecipare pienamente alla vita culturale. Motta ha evidenziato la necessità di azioni concrete per garantire l’applicazione delle leggi esistenti sull’accessibilità. Ha sottolineato che le leggi sono presenti, ma è fondamentale applicarle anziché limitarsi a interpretarle. Nel contesto del museo, ha indicato che ci sono ancora molte cose da fare per rendere il luogo completamente accessibile. Ha citato l’esempio di una mappa all’ingresso del museo che spiega la disposizione delle opere, il loro nome e come sono esposte. Questa, secondo Motta, è solo una delle molte iniziative che possono essere adottate per rendere il museo più accessibile.
Infine, ha ribadito che, nonostante le leggi siano presenti, è fondamentale che le istituzioni e i musei si impegnino concretamente per implementare misure che rendano l’ambiente culturale aperto e accessibile a tutti.