VILLAPIANA. Invece di dialogare e confrontarsi con le forze di Minoranza il sindaco Paolo Montalti ricorre alla carta bollata, tanto che Domenico Filardi, in qualità di capo-gruppo della Minoranza “Insieme per Villapiana, nell’arco di circa 5 anni di consiliatura, ha collezionato ben tre denunce penali.
Queste – ha commentato Filardi nella nota-stampa – sono infatti le medaglie destinate a chi, come consigliere di Minoranza, svolge con scienza e coscienza il proprio ruolo politico-amministrativo a garanzia democratica dei cittadini”. Filardi, parlando poi per nome e per conto del movimento politico “Rinascita Civica” nato per tentare di sbarrare la strada alla riconferma del sindaco uscente, entra nel merito e contesta il verticismo ed il decisionismo del sindaco.
“Come si può affermare – si legge nella suddetta nota – di volere il bene collettivo e di lavorare per l’interesse generale se in quasi dieci anni di amministrazione il Sindaco non ha mai organizzato un incontro pubblico con i suoi concittadini?”. E così, in riferimento al lungo e
monologo televisivo indirizzato dal Sindaco alla cittadinanza, Filardi accusa il Sindaco di non aver fatto alcun cenno a tanti temi e problemi che hanno interessato la politica locale: l’ecodistretto, l’impianto di compostaggio, la caserma dei Carabinieri, la Casa della Salute, il plesso scolastico unico e il ritardo dell’esecuzione dei lavori sugli edifici scolastici, la situazione cimiteriale, l’aumento delle tasse, il degrado di aree sottoposte a tutela ambientale, l’area PISL della pineta…
“La gente – incalza ancora il portavoce di “Rinascita Civica” – ha bisogno di essere informata, di partecipare attivamente alle decisioni della pubblica amministrazione dando così vita a quella cittadinanza attiva che porti i cittadini ed i propri rappresentanti territoriali a collaborare ed a lavorare insieme per il bene comune”.
Dalla critica alla proposta politica, “Rinascita Civica” indica quale sia, a parere di quanti hanno aderito alla nascita di questa aggregazione, la metodologia giusta per cambiare paradigma e per perseguire tutti insieme il bene comune: “È necessario, – si legge nell’appello rivolto alla società civile ed ai partiti e movimenti nati in vista delle Amministrative di giugno – …costruire una proposta unitaria, alternativa, democratica, politica e non personalistica, che si faccia carico della responsabilità di dare vita ad una nuova amministrazione comunale, che sia vicina alla gente, che lavori per la gente e per il territorio, che si occupi degli interessi della collettività e del bene comune e che faccia sentire il cittadino al centro del progetto politico- amministrativo”.
E, per pervenire a questo nuovo modo di intendere l’attività amministrativa, secondo il referente di “Rinascita Civica”, è urgente individuare al più presto una candidatura a sindaco che sia capace di aggregare tutti sotto un unico simbolo e si ponga come priorità assoluta e condivisa la condizione di essere decisamente alternativa all’esecutivo uscente.
Pino La Rocca