In questo contesto, le dimore, le ville, complessi architettonici e del paesaggio, parchi e giardini di valore storico e storico-artistico assumono un ruolo chiave, offrendo un’esperienza unica ai visitatori e contribuendo alla rigenerazione economica e sociale dei borghi e delle comunità locali.
Le dimore storiche, in particolare, sono beni culturali di rilevante interesse storico-artistico e rappresentano un patrimonio vasto ed eterogeneo: case e palazzi, ville e castelli, ma anche giardini e tenute agricole. Questi beni, trovandosi per il 54% in Comuni sotto i 20mila abitanti e, di questi, il 29% è ubicato in Comuni sotto 5mila abitanti, rappresentano uno dei principali fattori d’attrazione delle aree interne del nostro Paese. Essi danno, altresì, ossigeno alla filiera delle micro e piccole imprese artigiane.
Anche i parchi e i giardini storici, poli di “bellezza pubblica” e luoghi identitari per le comunità urbane, rappresentano, vista anche la loro crescente fruizione turistica e culturale, un volano di sviluppo e una chiave importante nei processi di rigenerazione urbana.
Questa proposta si inserisce in tale contesto al fine di promuovere la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale della Regione e implementare l’offerta culturale turistica regionale.
Questa legge presenta disposizioni a carattere ordinamentali, quindi è a costo zero per le casse della Regione. In relazione alle attività di promozione e valorizzazione, si prevede che le stesse siano finanziate nell’ambito delle risorse nazionali e comunitarie e nell’ambito dei programmi operativi dei fondi strutturali europei e nazionali individuati negli atti di programmazione.
Davide Tavernise – Consigliere Regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle
Comunicato stampa