TREBISACCE. La rapida riapertura della Provinciale 253 non era per niente scontata, perché da noi le opere si sa quando iniziano ma non si sa né se, né quando vengono completate, tanto è vero che in Calabria le opere “incompiute” sono tantissime.
La Provinciale che unisce Trebisacce con Villapiana, invece, questa volta è stata riaperta al traffico in tempi ragionevoli, anche perché a tenere acceso il focus sulla chiusura dell’importante via di collegamento della città sul lato Sud ed a contribuire ad accelerare i lavori, stante purtroppo il prolungato commissariamento del Comune, ci ha pensato l’Assopec di Trebisacce che, vicariando il ruolo degli amministratori comunali, ha intrattenuto efficaci rapporti di interlocuzione istituzionale con la Provincia di Cosenza la quale, chiedendo all’Impresa appaltatrice di accelerare i lavori attraverso l’aumento della manovalanza, ha fatto in modo che la strada venisse riaperta prima di Pasqua e in linea con quanto era stato annunciato.
Esempio di collaborazione virtuosa e di cittadinanza attiva, quella dell’Assopec guidata dal valido giovane Nicola Perrone, che si spera possa fare il paio con l’iniziativa intrapresa dal Comitato Popolare “La Panoramica” guidata da Caterina Diana che, in sinergia con l’Avis Comunale e la Misericordia di Trebisacce, hanno preso molto a cuore le sorti di via Craxi, altra strada chiusa, questa volta da oltre 10 mesi nonostante lo stallo dei lavori, che tanti disagi sta provocando ai cittadini del centro storico, agli operatori commerciali e più in generale alla viabilità primaria.
In questo caso però non c’è di mezzo la Provincia, ma quel che rimane dell’ex Consorzio di Bonifica che ha appaltato i lavori senza completarli e lasciando al nuovo Consorzio Unico Regionale solo debiti e macerie. Certo, si poteva evitare la passerella politica alla vigilia delle elezioni europee e comunali a Trebisacce, a Villapiana, e non solo, ma c’è da sottolineare che l’Amministrazione Provinciale di Cosenza guidata dal Presidente Rosaria Succurro, sindaco di san Giovanni in Fiore, sta dando continuità a quella che è stata da sempre un’attenzione particolare per Trebisacce.
Qui, per la cronaca, la Provincia ha realizzato ex novo due monumentali edifici scolastici (il Liceo e il Filangieri) e rimesso a nuovo l’Ipsia ed ha avuto sempre un particolare riguardo per tutto l’Alto Jonio Cosentino, sia per quanto riguarda l’edilizia scolastica che la buona manutenzione di tutta la viabilità relativa alle aree interne. Ben venga dunque una passerella se ad essa corrisponde la soluzione di un grave problema come quello del ponte sul Saraceno causato per lo più dalla vetustà dei tre viadotti che bypassano il torrente che, realizzati prima dell’ultima guerra, accusano tutto il peso degli anni, insieme al logorio del traffico e alla lunga esposizione agli eventi atmosferici.
Pino La Rocca