CASSANO ALL’IONIO. La giunta comunale, su proposta del sindaco Giovanni Papasso, assistita dal segretario generale Angelo De Marco, ha deliberato l’intitolazione del lungomare di Marina di Sibari a Bettino Craxi. L’area, al momento, non presenta nessuna intitolazione.
La figura, sicuramente controversa, di Benedetto (Bettino) Craxi – nato a Milano il 24 febbraio 1934 e deceduto nel gennaio 2000 ad Hammamet in Tunisia – è stata, col passare degli anni, rivalutata dal mondo politico e dall’opinione pubblica. Motivo per cui l’Amministrazione Comunale intende rendere omaggio ad una figura prestigiosa che ha segnato un’epoca della storia recente della Repubblica italiana.
Craxi ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio dei ministri dal 4 agosto 1983 al 18 aprile 1987 e segretario del Partito Socialista Italiano dal 16 luglio 1976 all’11 febbraio 1993. È stato uno degli uomini politici più rilevanti e influenti nella storia della Repubblica Italiana, in particolare negli anni 1980. Fu anche il primo socialista ad aver rivestito l’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri. Craxi aveva una forte sintonia con leader della sinistra europea come Felipe González e Mário Soares, e s’impegnò fortemente per l’affermazione del “socialismo mediterraneo”. La sua fu di sicuro una stagione di modernizzazione della politica, quella che arrivò molti anni prima delle politiche socialdemocratiche tedesche e dei laburisti inglesi. In Italia, da quel momento in poi, non ci sarà mai più una spinta così moderna e innovativa.
«La scelta di intitolare a suo nome il Lungomare di Marina di Sibari – ha commentato il sindaco Giovanni Papasso – è dettata dall’esigenza di conservare il ricordo di un uomo, un leader e uno statista che, comunque si giudichi, ha servito il Paese per una vita intera. Persino nei limiti e negli errori – a nostro avviso – la sua lezione politica è più viva che mai e va custodita e promossa per provare a dare risposte ad un mondo in grande trasformazione, in cui la questione migratoria, l’esplosione di nuovi conflitti e le questioni ambientali e digitali sfidano politica e democrazie liberali: temi di cui Craxi aveva intuito con largo anticipo la portata rivoluzionaria».
Una risposta
E’ UNA VERGOGNA.