A poche ore dall’avvio dei lavori del nuovo consiglio comunale, si preannunciano già tensioni e discussioni accese riguardo l’elezione del presidente del consiglio. Al centro del dibattito politico vi è la figura di Rosellina Madeo, considerata la favorita per questa prestigiosa carica. Tuttavia, non mancano le voci critiche, in particolare quelle provenienti da pezzi della stessa maggioranza, che invocano un diverso approccio democratico.
Damiano Viteritti, assessore uscente e candidato non eletto, ha sollevato qualche ora fa sulla propria pagina facebook una riflessione che ha fatto discutere: secondo lui, una vera democrazia dovrebbe assegnare la presidenza del consiglio alle forze di opposizione per un più giusto ed equo bilanciamento dei poteri.
A sostenere questa posizione, un’altra ex assessore, Alessia Alboresi, ha aggiunto con un tono che lascia poco spazio all’interpretazione: «Eh Damiano, nelle democrazie vere». Le parole di Alboresi rincarano la dose e sottolineano una critica esplicita al percorso seguito dalla maggioranza attuale, che sembra voler confermare Rosellina Madeo nella presidenza del consiglio.
Queste affermazioni, sebbene provenienti da esponenti non più in carica, riflettono un malessere non tanto velato, seppure tali considerazioni possano rientrare una semplice dialettica. La proposta di Viteritti e Alboresi potrebbe essere vista come un tentativo di stimolare un dibattito più ampio e profondo sulla natura della democrazia in ambito locale e sul ruolo che l’opposizione dovrebbe giocare all’interno delle istituzioni.
Il consiglio comunale che si appresta a iniziare i lavori sarà quindi un banco di prova non solo per le scelte amministrative, ma anche per la tenuta democratica e per la capacità delle diverse forze politiche di dialogare e trovare un punto di equilibrio. Le prossime ore e i primi interventi in aula daranno sicuramente ulteriori spunti di analisi e delineeranno i contorni di una legislatura che si preannuncia quanto mai vivace e combattuta.