(Fonte comunicato stampa) Un viaggio straordinario. Un viaggio che condurrà i protagonisti del romanzo alla scoperta di tesori unici, ma anche di se stessi. Un racconto che prende per mano il lettore e lo porta ad immergersi in un mondo ormai dissolto, ma dalla bellezza intatta, descrivendo personaggi e luoghi che alla fine del cammino non si vuole abbandonare. Un viaggio narrato tra le pagine di “Porpora”, il romanzo scritto a quattro mani da Fausto Tarsitano e Cesare Gigli ed edito da Edizioni Efesto, che verrà presentato martedì 30 luglio alle ore 19,00 nel chiostro di Palazzo San Bernardino, nel centro storico di Rossano. L’evento si inserisce nella programmazione del Co.Ro Summer Fest del Comune di Corigliano Rossano. Interverranno il prof. Giovanni Pistoia, Assessore alla cultura del Comune di Corigliano Rossano e la storica dell’Arte esperta del codex e vice direttrice del Museo Diocesano e del Codex Cecilia Perri. Dialogherà con gli autori la giornalista Anna Russo. La serata sarà arricchita da alcune letture a cura dell’associazione Amici del Liceo Classico San Nilo. Il romanzo “Porpora” narra dell’Italia del XIX secolo, meta preferita dei letterati tedeschi dell’epoca. Tra questi ci sono anche Adolf Harnack e Oscar Gebhardt, teologi luterani di Lipsia, che occupano un posto importante nella storia di Corigliano Rossano per aver svelato al mondo la bellezza e l’importanza del Codex Purpureus Rossanensis. Una scoperta a cui i due studiosi arrivano al termine di un viaggio straordinario che i due autori raccontano attraverso una storia coinvolgente. L’algido Harnack e il gaudente Gebhardt al termine di una cena decidono di iniziare un viaggio alla ricerca di documenti in grado di confermare le loro teorie. Comincia così un’avventura che, da Venezia, terminerà a Rossano. Scopriranno un mondo che, a differenza di ciò che pensavano, è in grado di offrire ai due una filosofia di vita tanto diversa dalla loro da porre in dubbio alcune certezze. La fine del viaggio farà rendere loro conto di aver trovato ciò che cercavano, non solo nella meta raggiunta, ma nel percorso interiore compiuto per arrivare fin lì.