Sette sindaci dell’Alto Jonio, fortemente decisi a superare gli angusti confini del proprio municipio ed a fare finalmente sistema per valorizzare in chiave turistica le enormi risorse di cui è ricco il comprensorio, hanno deciso di sottoscrivere il Masterplan “Le Terre degli Enotri”, un ambizioso progetto di sviluppo integrato a cui lavora da oltre un anno la società “Altamura Hospitality Group” con sede a Padova. Il progetto, che rispetta la programmazione della Regione Calabria e gli indirizzi del Ministero dello Sviluppo Economico ai quali sarà sottoposto il “Masterplan” che ha già acquisito l’interesse di importanti operatori economici privati, è stato presentato e illustrato, con il supporto di oltre 100 slides, martedì sera a Villapiana alla presenza dei sette sindaci, Paolo Montalti (Villapiana), Franco Mundo (Trebisacce), Antonello Ciminelli (Amendolara), Franco Bettarini (Francavilla M.), Antonio Carlomagno (Cerchiara di Calabria), Franco Tursi (Plataci) e Antonio Cersosimo (San Lorenzo Bellizzi), di molti amministratori comunali del Comprensorio e della stampa. Due le relazioni attraverso cui i titolari della società “Altamura Hospitality Group”, architetti Gianni ed Enrico Rossi, hanno illustrato le motivazioni e la filosofia che sottendono il “business planet”, cioè il documento di pianificazione e programmazione contenente gli obiettivi che si vogliono raggiungere, le strategie che si vogliono adottare ed il programma degli interventi previsti per ciascuno dei sette comuni per attrarre turismo di qualità e farne, anche attraverso l’indotto, il volano di crescita di tutto il territorio. Un progetto ambizioso, già sperimentato in altre zone del nostro Paese e del Mediterraneo, che ha convinto finalmente i nostri amministratori locali che l’unica risorsa a cui si può aggrappare il nostro territorio è il turismo di qualità e che da soli non si va da nessuna parte. «Abbiamo deciso di puntare su questo angolo di Calabria dopo averci riflettuto per oltre un anno – ha detto l’arch. Gianni Rossi accennando alla positiva ricaduta in termini di occupazione – perché ci siamo accertati dell’esistenza di tutte le precondizioni per sviluppare il nostro “business planet” e ci siamo resi conto che c’è la voglia, da parte dei sindaci, di fare sistema capitalizzando le risorse pubbliche e coinvolgendo il capitale privato e di superare, attraverso la coesione territoriale, quella sorta di rassegnazione che tarpa le ali allo sviluppo e alla crescita economica e sociale».