Corigliano Rossano ha accolto con entusiasmo l’inaugurazione della nuova sede dell’Associazione Commercianti, un passo significativo per il rilancio del commercio locale e la creazione di nuove opportunità per le imprese del territorio. Alla cerimonia hanno partecipato numerose rappresentanze istituzionali, tra cui il sindaco Flavio Stasi, l’assessore al Commercio Francesco Madeo, il consigliere regionale Pasqualina Straface, in rappresentanza dell’assessore Gianluca Gallo il consigliere comunale Giuseppe Turano, oltre a esponenti del mondo associativo e imprenditoriale. Il presidente dell’Associazione, Enzo Natozza, ha evidenziato nel suo intervento le sfide attuali che il settore commerciale sta affrontando, sottolineando come la crisi economica, l’aumento dei costi di gestione e la concorrenza della grande distribuzione stiano mettendo in seria difficoltà le attività locali. «Ogni giorno in Italia chiudono oltre 160 esercizi commerciali», ha ricordato Natozza, ribadendo l’urgenza di interventi concreti per sostenere gli operatori del settore.
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Credito e innovazione per la ripresa
Uno dei temi centrali affrontati è stato l’accesso al credito, un ostacolo significativo per molte imprese locali che faticano a ottenere finanziamenti per investire e innovarsi. Natozza ha sottolineato come i criteri restrittivi di concessione e la difficoltà nel fornire garanzie impediscano a molte attività di ottenere il supporto economico necessario. Per rispondere a questa problematica, l’Associazione si impegna a offrire un servizio di consulenza per agevolare l’accesso alle risorse pubbliche e private, in collaborazione con Confcommercio, Confesercenti e le amministrazioni locali. Parallelamente, l’innovazione e la digitalizzazione rappresentano strumenti fondamentali per la crescita del commercio locale. La nuova sede dell’Associazione sarà un punto di riferimento per favorire la transizione digitale, promuovendo strategie di marketing avanzate e l’uso di nuove tecnologie per migliorare la competitività delle imprese.
Un progetto per il futuro del commercio locale
L’Associazione si pone obiettivi chiari e concreti, tra cui: Rappresentanza e influenza: diventare un interlocutore di peso con le istituzioni per sostenere il commercio locale. Internazionalizzazione: promuovere il “Made in Corigliano Rossano” e creare connessioni con mercati esteri. Sviluppo territoriale: valorizzare il turismo, l’artigianato e il settore agroalimentare, rafforzando le sinergie tra imprese. Formazione e crescita imprenditoriale: offrire percorsi formativi per migliorare le competenze degli associati. Rete sociale tra commercianti: creare una piattaforma di dialogo e collaborazione tra gli operatori del settore. «La nostra rete sociale sarà un motore di crescita, permettendo lo scambio di idee e la creazione di nuove sinergie», ha sottolineato Natozza, invitando tutti gli operatori del commercio a unirsi all’Associazione per costruire insieme un futuro di sviluppo e innovazione. L’iniziativa ha ricevuto il plauso delle istituzioni presenti, che hanno ribadito il loro impegno nel sostenere il settore commerciale con misure concrete. L’inaugurazione della sede segna così l’inizio di una nuova era per il commercio coriglianese, con l’obiettivo di trasformare il territorio in un modello di eccellenza economica e commerciale.
Flavio Stasi: «Serve un dialogo costruttivo con i commercianti»
Sul tema del commercio, il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, ha affrontato questioni importanti come il confronto con le associazioni di categoria, la detassazione, la sburocratizzazione e il ruolo dei commercianti stessi nel migliorare la situazione del settore. «L’amministrazione comunale è lieta di avere un interlocutore, un altro interlocutore comunque aggregativo, con il quale ci sarà un dialogo franco, onesto, certamente non per forza accomodante, perché chi amministra deve fare delle scelte in virtù dell’intero tessuto economico, ma sicuramente costruttivo», ha dichiarato Stasi, rimarcando la rilevanza dell’associazionismo per il confronto tra commercianti e istituzioni.
Detassazione e vincoli economici
Sul fronte fiscale, il primo cittadino ha evidenziato gli sforzi già compiuti dall’amministrazione per alleggerire il carico tributario: «Abbiamo già fatto dei passi in avanti, soprattutto per i centri storici. Abbiamo ampliato le esenzioni dei tributi comunali sul centro storico di Corigliano e stiamo ragionando su tutte le misure che si possono avere, soprattutto sui centri storici, che sono il tessuto più fragile». Tuttavia, ha precisato che la leva fiscale ha limiti oggettivi: «È chiaro ed evidente che la tassazione non dipende dalla libera scelta di un amministratore, altrimenti avremmo tutti amministratori eroici che abbasserebbero le tasse a zero. Per cui anche l’amministrazione lavora per cercare di garantire i servizi, mitigando il più possibile la pressione fiscale». Affrontando il tema della modernizzazione amministrativa, Stasi ha difeso il funzionamento degli strumenti digitali locali: «Il SUAP è attivo e ben strutturato nel nostro comune. Certamente tutto è migliorabile, anche rispetto alla disponibilità di risorse umane, però è chiaro che oggi gran parte dei processi sono digitalizzati». Ha inoltre sottolineato un problema spesso sottovalutato: «Anzi, spesso e volentieri si ha una difficoltà contraria. Si ha la difficoltà di far relazionare per esempio alcuni esercizi di vicinato tradizionali con i sistemi digitali, e questo alle volte provoca anche degli equivoci di carattere amministrativo. Ma penso che anche da questo punto di vista si possa lavorare insieme».
Commercio e rigenerazione urbana: la proposta di un Distretto Urbano
Un piano strategico per rilanciare il commercio locale, integrandolo con la riqualificazione urbana e sociale del territorio. È questa la proposta avanzata dal consigliere regionale Pasqualina Straface, che ha lanciato l’idea di istituire un Distretto Urbano del Commercio (DUC).«Ho voluto lanciare l’idea di andare a realizzare un DUC (Distretto Urbano del Commercio) che prevede la costituzione di un tavolto istituzionale tra le associazioni di categoria, la Regione, il Comune, per poter programmare quello che è lo sviluppo del commercio», ha dichiarato Straface. Secondo il consigliere, il commercio non può essere considerato un settore isolato, ma strettamente legato alla rigenerazione urbana. «Il commercio è legato alla rigenerazione urbana. C’è la necessità di andare a riqualificare il tessuto sociale, culturale e identitario di un territorio», ha sottolineato. L’idea del DUC punta a creare una collaborazione più strutturata tra istituzioni e operatori economici, promuovendo interventi di sostegno, incentivi e politiche di sviluppo per le attività locali. Una visione che mira non solo alla crescita economica, ma anche alla valorizzazione del patrimonio urbano e culturale delle città.