Fonte Caterina Falanga Usb Cosenza – A seguito dell’approvazione dell’emendamento in sede di Consiglio Regionale, l’azione sindacale sulla vertenza in oggetto ha portato ad un nuovo presidio presso l’Asp di Cosenza. Qui di seguito in comunicato stampa.
Quest’oggi (ieri per chi legge), insieme agli O.S.S. idonei, l’USB di Cosenza ha tenuto un nuovo presidio presso l’Azienda Sanitaria Provinciale. Lo stesso si è concluso con un confronto approfondito alla presenza del Direttore Generale dell’Asp di Cosenza, il direttore amministrativo e l’avvocato Crisci. L’Unione Sindacale di Base, insieme ad una rappresentanza degli O.S.S. idonei della graduatoria a tempo determinato, ha ribadito la necessità di non lasciare indietro nessuno e l’urgenza di sanare le criticità all’interno degli ospedali provinciali. “Attraverso la nostra mappatura” -afferma il sindacato- “abbiamo appurato che l’Asp di Cosenza potrebbe (e dovrebbe) procedere con circa 18 incarichi a tempo determinato così come, attraverso una chiamata interaziendale, almeno 13 O.S.S. dovrebbero essere assunti dall’Azienda Ospedaliera Annunziata”. Auspichiamo che rispetto al cambio di passo recentemente dimostrato al riguardo, la classe politica regionale e i dirigenti di settore continuino a vigilare sull’Asp dii Cosenza e non solo in merito allo scorrimento della graduatoria, ma anche sul necessario reintegro dei quattro O.S.S. ingiustamente cessati, seppur in mancanza di nuove risorse. Su questo punto la direzione amministrativa ha interposto resistenze prontamente argomentate dalla parte sindacale. Al contempo, considerati i vincoli del tetto di spesa, l’efficacia dell’attuale graduatoria e il principio del buon andamento della pubblica amministrazione, durante l’incontro è stato fortemente richiesto un atto formale a revoca del nuovo avviso pubblico per operatori socio sanitari. A seguito dei palesi e gravi vizi riscontrati nella sua indizione e -soprattutto- nella rettifica riparatoria del febbraio 2025, l’USB attraverso istanza formale ha illustrato le criticità e richiesto alla direzione generale di annullare d’ufficio la procedura, in regime di autotutela. Una procedura concorsuale distante anni luce dai dettami legislativi in materia e che non contempla i titoli di carriera. Il rischio è che si configuri l’ennesima guerra tra poveri e un danno per la meritocrazia e l’equità. Al riguardo, l’Asp di Cosenza ha mosso un piccolo passo comunicandone la sospensione ma in assenza di deliberazioni ufficiali. Un’apertura non ancora sufficiente rispetto ad un’illegittimità oggettiva. Altro piccolo passo è lo sblocco delle chiamate, tuttavia ancora incerto rispetto al margine reale di cui dispone l’Asp. Lo ribadiamo alla popolazione calabrese e a tutti gli attori istituzionali coinvolti: questa è una battaglia di civiltà, per i diritti sociali di tutti e tutte. Non indietreggeremo.
comunicato stampa
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