CORIGLIANO L’Icf (l’International classification of functioning, disability and health) è una classificazione che descrive lo stato di salute delle persone in relazione ai loro ambiti esistenziali (sociale, familiare, lavorativo) al fine di cogliere le difficoltà che nel contesto socio-culturale di riferimento possono causare disabilità.
Questo è stato l’interessante argomento di una giornata di formazione tenutasi sabato scorso presso la sede coriglianese dell’Anffas (l’associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale), una giornata di formazione rivolta agli operatori dei centri Anffas in Calabria organizzata dal Coordinamento Anffas Calabria e tenuta dal dott. Angelo Cerracchio, neurologo membro del comitato scientifico Anffas Nazionale.
“Tramite l’Icf – spiega un comunicato stampa dell’Anffas – si vuole quindi descrivere non le persone, ma le loro situazioni di vita quotidiana in relazione al loro contesto ambientale e sottolineare l’individuo non solo come persona avente malattie o disabilità, ma soprattutto evidenziarne l’unicità e la globalità. Lo strumento descrive tali situazioni adottando un linguaggio standard ed unificato, cercando di evitare fraintendimenti semantici e facilitando la comunicazione fra i vari utilizzatori in tutto. A differenza delle precedenti classificazioni (Icd e Icidh), dove veniva dato ampio spazio alla descrizione delle malattie dell’individuo, ricorrendo a termini quali malattia, menomazione ed handicap (usati prevalentemente in accezione negativa, con riferimento a situazioni di deficit) nell’ultima classificazione l’Oms fa riferimento a termini che analizzano la salute dell’individuo in chiave positiva (funzionamento e salute). L’Icf – sottolinea ancora la nota – vuole fornire un’ampia analisi dello stato di salute degli individui ponendo la correlazione fra salute e ambiente, arrivando alla definizione di disabilità, intesa come una condizione di salute in un ambiente sfavorevole. L’analisi delle varie dimensioni esistenziali dell’individuo porta a evidenziare non solo come le persone convivono con la loro patologia, ma anche cosa è possibile fare per migliorare la qualità della loro vita. Il concetto di disabilità introduce ulteriori elementi che evidenziano la valenza innovativa della classificazione: universalismo; approccio integrato; modello multidimensionale del funzionamento e della disabilità. L’applicazione universale dell’Icf emerge nella misura in cui la disabilità non viene considerata un problema di un gruppo minoritario all’interno di una comunità, ma un’esperienza che tutti, nell’arco della vita, possono sperimentare”.