Le relazioni istituzionali sono una cosa seria e non tollerano cadute di stile. Rossano non è abituata a farlo e non lo farà nemmeno questa volta.
Occorre ricordare che è stato il Comune di Rossano a chiedere – fin dallo scorso ottobre – un primo incontro per un esame congiunto delle rispettive situazioni di bilancio, poi effettivamente tenutosi presso la sede municipale di Corigliano. Il seguito non c’è stato e non certo per responsabilità di Rossano.
Sintomo evidente che non vi sono cose da nascondere e che mai è venuta meno la disponibilità ad incontri, che solo giovedì 16 febbraio i Sindaci avevano concordato per il lunedì successivo 20 febbraio.
Certo aveva destato meraviglia – per usare un eufemismo – vedere sollevare dubbi in sede di audizione innanzi alla Commissione regionale riguardo alla tenuta finanziaria del Comune di Rossano, semplicemente sulla base di ricostruzioni giornalistiche o di frasi estrapolate da contesti ben più articolati.
La deficitarietà strutturale di un Ente, ossia il dissesto o predissesto, è determinata dalla presenza di un preciso numero di parametri oggettivi, e questo non è il caso del Comune di Rossano. D’altra parte certi dati non sono segreti, ma facilmente attingibili da fonti ufficiali come il Ministero dell’Interno.
Poi c’è un problema di qualità della spesa e, quindi, dei servizi erogati: cosa che può anche non vedersi dai nudi numeri, ma su cui Rossano è sicuramente da sempre indicata come esempio virtuoso, anche dai cittadini coriglianesi.
Inoltre lo stato di salute finanziaria si misura anche e, forse, soprattutto con la solidità patrimoniale: profilo anche questo su cui Rossano ha le carte assolutamente in regola.
La verità è che il problema tra Comuni che intendono fondersi non è quello di cosa e quanto porta chi, ma piuttosto di come orientare e razionalizzare le risorse in relazione ad una nuova e più ampia realtà, tenendo conto che tale processo è accompagnato dalle superiori istanze istituzionali, Stato e Regione, anche con contributi straordinari.
Insomma, la situazione finanziaria è di certo il più debole degli argomenti per opporsi o anche solo per rallentare il processo di fusione tra i due enti.
Rossano in conclusione è pronta a confrontarsi da subito su qualunque tema, alla pari, in maniera costruttiva e per il fine del bene comune che coincide con la fusione Rossano-Corigliano, rispetto a cui è urgente la fissazione della data del referendum.
(fonte: comunicato stampa)