ROSSANO Fabbricato a rischio crollo nel centro storico, cede una parte di terrazzo, la situazione igienico-sanitaria è a livelli di guardia a causa di una fogna che scarica a cielo aperto. I privati tra sollecitazioni, querele, ordinanze non eseguite, non ce la fanno più. Nei mesi scorsi è giunta sul tavolo del sindaco Stefano Mascaro, del dirigente ufficio ambiente, assetto del territorio e polizia municipale un’ulteriore richiesta a voler mettere in sicurezza il sito attraverso anche un’azione di bonifica. Sul punto è stata presentata nel lontano 2014 una denuncia presso l’arma dei carabinieri di Rossano Centro, all’interno della quale si evidenziava la lesione di un muro. E che, di seguito, si verificava il crollo di una grossa porzione di terrazzo. A tal riguardo i residenti presentavano una serie di richieste di intervento e di sollecitazioni al Comune di Rossano. E, nonostante tutto, la situazione rimaneva invariata.
Eppure è posta severamente in discussione la incolumità di chi vive in quel fabbricato che si eleva su quattro livelli. I privati in questione temono la propria incolumità, parlano di degrado ambientale nella zona di Vico I della Torre 76, da attribuire in parte all’unità immobiliare posta al di sotto degli appartamenti dove alloggiano già oggetto di ordinanza sindacale datata 2007, quando l’allora sindaco Franco Filareto fece un’ordinanza nei confronti dei titolari dei terrazzi al fine di procedere a un immediato intervento di ripristino delle condizioni di stabilità mediante l’eliminazione delle parti in muro lesionate, imponendo di fatto un adeguamento del fabbricato alle norme di sicurezza. In realtà si sarebbe dovuta eliminare la parte interessata con l’adozione di adeguate tecniche di demolizione tali da procedere gradualmente allo smantellamento, evitando crolli di parti consistenti di muratura che potrebbero danneggiare le volte delle grotte sottostanti. Anche quella ordinanza non produceva effetti. Si desume pertanto che i tecnici del Comune di Rossano e la polizia municipale siano totalmente a conoscenza della situazione precaria. E che siano a conoscenza anche della fuoriuscita di liquame fognario da un tubo di scarico posto in prossimità dell’abitazione. Eppure un minimo di bonifica si poteva effettuare nell’ambito dell’intervento di riqualificazione posto in essere in zona Traforo (fondi Fers 2007/2014). Nelle ultime ore, l’assessore al bilancio Nicola Candiano ha annunciato il reperimento di 450mila euro da destinare alla rete fognaria. I residenti chiedono che una parte di questi fondi siano destinati alla zona interessata. D’altronde si tratta di cittadini che pagano le tasse, sono servizi dovuti.