I delegati della regione per l’immigrazione e i diritti umani Giovanni Manoccio e Franco Corbelli hanno partecipato al vertice operativo che si è tenuto a Corigliano, prima in Comune poi al Palazzetto. Hanno preso parte all’incontro il sindaco di Corigliano Giuseppe Geraci e l’assessore alle politiche sociali e all’immigrazione Marisa Chiurco, il viceprefetto vicario Emanuela Greco insieme all’assistente sociale della prefettura Sara Ottisani. “Occorrono leggi straordinarie per fronteggiare e gestire la drammatica emergenza umanitaria dei minori non accompagnati”: questo il grido d’allarme e il forte appello-denuncia che arriva dal vertice coriglianese. Nonostante il grande sforzo profuso, la situazione dei minori sbarcati a Corigliano (217 quelli arrivati nei giorni scorsi, 166 dei quali sono ancora alloggiati nel Palazzetto dello sport e 25 in una struttura scolastica sempre del comune ionico) resta infatti particolarmente critica “soprattutto – è stato detto durante l’incontro – per la mancata risposta di tutti i sindaci della provincia all’invito del Prefetto a dare ospitalità a questi minori”. In particolare, quello che è emerso da tutti gli interventi è la enorme difficoltà a fronteggiare e gestire da parte di un solo Comune il drammatico problema dei minori non accompagnati. L’amministrazione di Corigliano, per il fatto di essere luogo dello sbarco, è lasciata da sola a farsi carico di questo difficile e delicato problema. Nessun comune della provincia ha infatti risposto alla lettera-appello che la Prefettura aveva trasmesso in occasione di questo ultimo sbarco chiedendo la disponibilità ad accogliere alcuni di questi minori. Un fatto grave e inquietante – è stato rimarcato – che, unito a tutta una serie di ostacoli burocratici e di difficoltà per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie per l’avvio dell’iter per l’assegnazione di questi minori, ha portato oggi i protagonisti dell’iniziativa a rivolgere un deciso appello alle istituzioni, Governo e Parlamento, per far fronte a questa emergenza con leggi non ordinarie ma straordinarie, che consentano di superare i diversi ostacoli burocratici e di accelerare l’iter di procedura per la ripartizione e sistemazione di questi minori nelle diverse strutture di accoglienza. Un primo importante risultato il vertice operativo lo ha comunque fatto registrare: metà dei 166 alloggiati nel Palazzetto saranno infatti trasferiti in strutture di altri paesi che sono state già individuate.