Comune unico: Miss e Mister fusione, ed è subito polemica

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Ormai è sempre e comunque polemica. Qualsivoglia cosa si organizzi non c’è chi perde l’occasione per elevare osservazioni ed eccezioni tese a svilire iniziative leggere talvolta anche simboliche pur di sensibilizzare in tema di fusioni. Nelle ultime ore è stato diffuso un comunicato nel quale si annuncia che sono state aperte le iscrizioni per partecipare al concorso di miss & mister fusione Corigliano/Rossano. Ed è subito scontro. Gran parte dei dissidenti e promotori del “no” dai social lamentano la qualità dell’iniziativa mai preceduta da manifestazioni più serie nonché il tentativo speculativo di raccattare maggiori consensi mediante siffatte manifestazioni. Il concorso è stato voluto dai comitati per il SI alla fusione delle città di Corigliano e di Rossano in collaborazione con l’associazione “Pathirion” presieduta da Vincenzo Figoli (iscrizioni info. 333/5844224). Intanto, sul fronte associazionistico e politico si susseguono le prese di posizioni a favore. «Siamo convinti più si entra nel merito e ci si libera da paraocchi municipalisti più si comprende la vera portata storica di un processo di unificazione di cui beneficeranno le nuove generazioni di questa terra».
È quanto ha dichiarato il vicesegretario nazionale della Federazione Nazionale Agricoltura (FNA) Mario Smurra intervenendo in occasione dell’incontro tenutosi, nei giorni scorsi, tra i rappresentanti delle strutture CONFIAL-FNA-UNSIC-SNALV di Corigliano e Rossano.
All’incontro ha partecipato, tra gli altri, anche Benedetto Di Iacovo, il segretario nazionale della CONFIAL con il quale sono stati condivisi metodi e strategie utili a promuovere e coltivare valori connessi alla costruzione di un’identità territoriale; a migliorare e valutare la qualità dell’ambiente e delle condizioni di vita; a creare una valida base economica; a contenere l’esodo demografico valorizzando le risorse umane e potenziando la mobilità socio-professionale; a creare occupazione; a razionalizzare l’utilizzo delle risorse locali.
«Un incontro costruttivo e proficuo – aggiunge Smurra – che è servito a confrontarsi e ad approfondire le ragioni e le argomentazioni del sostegno del SI alla fusione tra le due Città. E di conseguenza del contributo che sarà necessario offrire al dibattito in vista del Referendum del 22 Ottobre. Eravamo e restiamo convinti – conclude – che l’unione tra le due Città possa rappresentare una reale occasione di sviluppo e di crescita non solo per le comunità interessate e per tutto il territorio. Di Iacovo, sostenitore di lungo corso di tale problematica, ha offerto spunti ulteriori e ragioni motivate per la fusione. In tale direzione – ha evidenziato – l’unione Corigliano-Rossano per i suoi aspetti insediativi è caratterizzata da presenze paesaggistiche e culturali significative, tali da configurare un sistema territoriale urbano che va da Cariati a Rocca Imperiale, passando per Cassano all’Ionio, con una popolazione di oltre 150 mila abitanti. Questo territorio nel corso del tempo ha visto un intrecciarsi di valori urbanistici e naturalistici che, proprio a causa della dimensione media delle due principali città, con circa 40-45 mila abitanti cadauno, costituiscono un eccezionale unicum». Il processo è in atto ma gli ostacoli e le insidie sono tante. La terza città della Calabria immotivatamente per alcuni costituisce un’insidia, mentre invece sarebbe da considerare un elemento di crescita e di sviluppo. Evidentemente per quelli del “no” la situazione va bene così come è. Forse saranno contenti di come vanno le cose. Meglio cosi…

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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