Soppressione tribunale e ricorso alla Corte Europea di Strasburgo (CEDU), sono state illustrate le linee guida che presiedono l’attivazione di quella giurisdizione, quanto a legittimazione ad agire, requisiti di ammissibilità e questioni di merito sottoponibili, avendo presente che la finalità ultima è la tutela dei diritti fondamentali dell’Uomo.
Di questo si è occupata la riunione interlocutoria e di approfondimento dei profili tecnici svoltasi nei giorni scorsi a ROMA ed alla quale hanno partecipato anche gli assessori Dora MAURO e Nicola CANDIANO.
All’incontro, direttamente o per delega erano presenti una quindicina di sedi di ex tribunali soppressi : ROSSANO, MELFI, SALA CONSILINA, BASSANO DEL GRAPPA, quelle abruzzesi in proroga per il terremoto dell’Aquila, VIGEVANO, MISTRETTA, NICOSIA, ed altri.
Ogni sede – fanno sapere CANDIANO e MAURO – dovrà adesso raccogliere dati sul contenzioso sin qui svolto, sulle condizioni dei territori di riferimento e sui dati statistici di funzionalità dei nuovi tribunali accorpanti, segnalati dappertutto in sofferenza se non in paralisi.
Non sono mancate le valutazioni politiche sui diversi contesti temporali in cui si sono svolti i fatti da una parte e quelli attuali dall’altra e si è convenuti sul fatto che la possibile iniziativa cui si è pensato potrebbe avere anche la finalità di segnalare alla politica la permanenza di un disagio, cui non si intende rassegnarsi.
L’aggiornamento dei lavori è a data da fissare entro i prossimi 30 giorni, periodo al quale è stata rinviata ogni ulteriore decisione sul da farsi.
(fonte:comunicato stampa )