Alcune mamme nei giorni scorsi si sono rivolte agli ex assessori comunali di Rossano che hanno favorito l’interlocuzione tra i genitori e i vertici dell’Asp. Questi hanno assunto la segnalazione ma di fatto al momento il problema rimane irrisolto.
Ai genitori si lascia in mano una soluzione “fai da te”. Da qui la rabbia e il malcontento sempre crescente. L’Asp (azienda sanitaria provinciale) è tenuta a garantire una figura professionale capace di garantire cure e assistenza, elaborare i piani terapeutici e prescrivere i farmaci. Tutto si ferma se la professionista addetta si assenta per mesi seppure con motivazioni legittime.
Le mamme inoltre denunciano i disservizi interni ai centri di riabilitazione per lo più saturi , ragion per cui i bimbi necessitati non possono accedervi. Alcuni centri sono scoperti della figura di neuropsichiatria, pertanto impossibilitati a predisporre piani terapeutici. Questa è la sanità del terzo millennio e a favore dei più deboli.