L’importo dei canoni concessori è determinato in base a criteri e parametri che fanno rifermento alla superficie, alla tipologia di costruzioni presenti (area scoperta e/o coperta), al valore di mercato e alla durata (ad es. annuale o stagionale).
Oltre a tali parametri, la determinazione dei canoni demaniali si basa su aliquote aggiornate annualmente da Decreti emanati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ai sensi dell’art. 4 del D.L. n. 400 delle 1993, convertito nella Legge 494/1993.
Tuttavia, nonostante la presenza di una disciplina normativa ben definita, le entrate derivanti dalla riscossione dei proventi spettanti all’Erario per l’uso del demanio marittimo, si sono spesso rivelate inferiori rispetto alle attese, soprattutto in alcune Regioni.
I controlli effettuati dalle Fiamme Gialle sono stati mirati, pertanto, al recupero delle somme non corrisposte e, in caso di violazioni, a consentire l’applicazione dell’art. 47 del Codice della Navigazione ossia la norma che prevede la decadenza dalla concessione demaniale, allorquando non si provveda al pagamento del canone.