Lidi balneari, canone di concessione: evasione per oltre 2 milioni di euro

Ispezioni sui canoni per le concessioni demaniali  lungo il litorale  dell’alto Tirreno cosentino. Riscontrato il mancato pagamento di  oltre 2.200.000 euro. L’operazione è stata portata a termini dagli uomini della guardia di finanza dopo aver analizzato preliminarmente una serie di dati acquisiti dalle banche dati in uso al Corpo e da attività info-investigative. le Fiamme Gialle cosentine hanno eseguito 52 controlli nei confronti di altrettante attività imprenditoriali che gestiscono lidi balneari affollati durante l’estate, beneficiando di concessioni demaniali in vari comuni delle costa tirrenica della provincia di Cosenza. Dall’attività ispettiva svolta è emersa una diffusa evasione per oltre 2.216.000 euro di canoni demaniali non corrisposti agli Enti Comunali e alla Regione Calabria, nelle quote previste dalla Legge Regionale n.17/2005.

L’importo dei canoni concessori è determinato in base a criteri e parametri che fanno rifermento alla superficie, alla tipologia di costruzioni presenti (area scoperta e/o coperta), al valore di mercato e alla durata (ad es. annuale o stagionale).

Oltre a tali parametri, la determinazione dei canoni demaniali si basa su  aliquote aggiornate annualmente da Decreti emanati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ai sensi dell’art. 4 del D.L. n. 400 delle 1993, convertito nella Legge 494/1993.

Tuttavia, nonostante la presenza di una disciplina normativa ben definita, le entrate derivanti dalla riscossione dei proventi spettanti all’Erario per l’uso del demanio marittimo, si sono spesso rivelate inferiori rispetto alle attese, soprattutto in alcune Regioni.

I controlli effettuati dalle Fiamme Gialle sono stati mirati, pertanto, al recupero delle somme non corrisposte e, in caso di violazioni, a consentire l’applicazione dell’art. 47 del Codice della Navigazione ossia la norma che prevede la decadenza dalla concessione demaniale, allorquando non si provveda al pagamento del canone.

 

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