Corigliano Rossano – Danni incalcolabili al momento. A distanza di 72 ore il fumo ancora fuoriesce dal fabbricato di contrada Sant’Irene di proprietà del gruppo Acri, affidato in concessione. Una struttura già destinataria di un incendio anni or sono, quando era adibita a sede ortofrutticola. Sul posto continuano a lavorare i vigili del fuoco del distaccamento di Corigliano Rossano con il supporto di mezzi esterni. Al termine dei lavori di spegnimento l’intera struttura sarà sottoposta a sequestro. Nel frattempo i sigilli sono scattati per la “scatola nera” ossia il sistema (software) che registra tutti i movimenti interni ed esterni. Secondo quanto trapela pare che tutta l’area sia dotata di un sistema di videosorveglianza piuttosto fitto. Le immagini sono state acquisite dai carabinieri e le stesse potrebbero ritenersi davvero utili alle indagini. L’obiettivo degli investigatori è preliminarmente risalire all’origine dell’incendio, se di natura dolosa o altro. Al momento dell’arrivo dei vigili del fuoco, alle 5.30/6 di sabato scorso, pare che nessun segno di scasso sia stato rinvenuto. Azzardato, pertanto, formulare qualsivoglia ipotesi. Il capannone era assicurato, ma i danni sono ingenti, con gravi ripercussioni non solo per la proprietà e per chi ha in concessione il fabbricato ma anche per chi vi lavora. FuturCasa e il Gigante, contengono materiale facilmente incendiabile, prodotti per la casa, casalinghi, ferramenta, bricolage, cancelleria. Ore di duro e costante lavoro, non ancora terminato. E al termine del quale l’intera struttura sarà consegnata ai magistrati della procura di Castrovillari.