Molti comuni interessati da sequestri delle strutture nel corso degli anni non avrebbero rispettato le prescrizioni. Da qui i rischi odierni e la necessità di intervenire con urgenza, come ha evidenziato il Procuratore nelle dichiarazioni rilasciate all’Agi a margine dell’incontro con il Prefetto di Cosenza Paola Galeone e diversi tecnici.
«Da più di due anni c’è un’inchiesta della mia Procura e abbiamo, nel tempo, già sottoposto a sequestro diversi depuratori in vari Comuni. La cosa sconcertante è che però molti dei Comuni interessati non hanno ottemperato alle prescrizioni, che imponevano lavori di adeguamento di vario tipo – ha detto ancora Facciolla all’Agi – e tra questi il Comune di Rossano, prima della fusione, ed è qui che abbiamo la problematica più pressante, che riguarda il depuratore del lido Sant’Angelo, che serve una vasta area e la cui struttura sta fisicamente collassando. Prima che accada il peggio, con lo sversamento in mare di un ingente quantitativo di liquami, dobbiamo intervenire – ha detto ancora il procuratore – ed è per questo che abbiamo fissato dei tempi stretti: entro fine aprile dovremo mettere in sicurezza la struttura, e con la Prefettura abbiamo discusso su come fare, per esempio per svuotare le vasche, e sui tempi. Un altro problema è che i lavori sui vari depuratori erano già stati finanziati ma i fondi sarebbero stati utilizzati per altro».