Santa Sofia D’Epiro – A lezione di minoranze e di educazione ambientale. Venticinque studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “N. Green-Falcone e Borsellino” dell’Area di Corigliano, guidato dall’ing. Alfonso Costanza, sono stati in visita a Santa Sofia D’Epiro per conoscere gli aspetti culturali delle minoranze etnico-linguistiche e per una lezione di botanica sulle riserve naturali del territorio.
Accompagnati dai docenti Domenico Gradilone e Maria Amato, i ragazzi sono stati presso Palazzo Bugliari, ove è collocato il Museo del territorio e del costume arbëreshë. Il museo espone la ricostruzione fedele e completa della vestizione delle donne albanesi, che comprende vestiti giornalieri, di festa, di mezza festa nuziale e di lutto. Dopodiché, il giro è proseguito nella biblioteca civica “Angelo Masci”, che possiede un patrimonio librario di 7.000 unità e dove è presente la sezione dedicata alle Minoranze etnico-linguistiche in Calabria, tra le quali anche quelle dei Greci e degli Occitani. Ma particolare attenzione è dedicata alle etnie Albanesi in Italia: ben 1.500 titoli infatti sono volumi in lingua albanese, tedesca e inglese.
Tappa che non poteva essere saltata è stata quella presso la chiesa madre cattolica di rito greco-bizantino, che è dedicata a Sant’Atanasio il Grande, vescovo e dottore della chiesa, eretta nel 1742 in stile neoclassico con unico navata e con abside quadrata.
Nell’ultima parte della visita istruttiva, gli allievi hanno visitato il laboratorio di botanica ove la responsabile, la dott.ssa Flavia Curcio, ha presentato e descritto le comunità vegetali presenti nella Riserva “Lago di Tarsia” e in quella “Foce del fiume Crati”, impartendo una minuziosa lezione di educazione ambientale.
Accoglienza e ospitalità sono state assicurate dal Cicerone d’eccezione, il dipendente comunale di Santa Sofia D’Epiro, Franco Miracco, che ha guidato gli studenti e i docenti durante l’interessante e piacevole giornata trascorsa nel ridente paesino italo-albanese.
Un comune quello di Santa Sofia d’Epiro – che conserva ancora oggi le tradizioni impartite ai padri albanesi, quali l’antica lingua, il rito bizantino-greco, proprio degli arbëreshë, i costumi e gli usi albanesi – una riserva naturale incastonata nella Sila Greca cosentina, che rappresenta un inestimabile patrimonio da esplorare e apprezzare.
Tali visite scolastiche rappresentano oltre che un momento didattico e culturale altamente valido, soprattutto una significativa opportunità educativa e formativa perché offrono l’occasione di approfondire culture diverse dalle nostre ma che comunque fanno parte della storia del nostro territorio.