Rende – L’ATO accelera i tempi, costretta dall’emergenza rifiuti in atto. Dovrà farsi carico della patata bollente di sottoscrivere i contratti con la società privata CALABRIA MACERI per l’utilizzo dell’impianto di Rende. Non ci sono altre soluzioni se non quelle di ricorrere agli impianti di Contrada Lecco a Rende e all’impianto pubblico di Corigliano Rossano di BUCITA. Al vaglio la necessità di individuare un’area da destinare ad ecodistretto verso cui i sindaci si pongono di traverso in quanto sanno che vi sarebbe una forte reazione dei cittadini. Il problema è che bisogna decidere in tempi ristretti.